Il Sentiero del Centenario

Il Sentiero del Centenario

Il sentiero del Centenario è stato inaugurato nel 1974 dal CAI di L’Aquila per festeggiare appunto il loro centesimo compleanno. È una traversata lunga e impegnativa riservata ad escursionisti bene allenati, che non hanno problemi di vertigini e che sono in grado di mettere le mani sulla roccia per affrontare alcuni tratti attrezzati. Esso si snoda lungo la cresta orientale del Gran Sasso partendo dal Vado di Corno per arrivare fino al rifugio di Fonte Vetica.

I numeri di questo sentiero danno solo una vaga idea della sua durezza. Questo è un percorso che ogni appassionato del Gran Sasso prima o poi vuole e deve affrontare ma che non va assolutamente sottovalutato.Il notevole dislivello, sia in salita che in discesa, è distribuito in numerosi e impegnativi saliscendi lungo la cresta. Questo fa si che non si possa prendere un ritmo di marcia continuativo e riposante. Le salite ripide si alternano alle discese e si fatica a trovare un equilibrio nel passo da tenere.

Il percorso non offre nessun riparo e, d’estate, il sole picchia duro su queste montagne. Tre litri di acqua sono il minimo per affrontarlo. L’unica fontana si trova all’arrivo a Fonte Vetica.

Dalle Torri di Casanova fino alla vetta del Monte Camicia si deve spesso mettere le mani sulle rocce e alla fatica fisica si aggiunge lo stress nervoso per affrontare tratti spesso esposti che richiedono la massima concentrazione fino alla chicca finale: la lunga e faticosa discesa dal Monte Camicia fino a fonte Vetica, su un terreno duro e sassoso, che arriva a gambe ormai cotte e da il colpo di grazia all’escursionista ormai provato dalla lunga camminata.

Ed è proprio nel tratto finale della salita al Camicia che si trova uno dei tratti più insidiosi del percorso: un ripido canalino dove bisogna arrampicarsi su roccia marcia e inaffidabile. Ogni passo va misurato e ogni appiglio attentamente studiato, prima di farci affidamento per la progressione. Inoltre la parte iniziale, dove si accumulano i sassi che continuamente arrivano dall'alto, ormai è sempre più ingombra di ghiaia, la quale rende alquanto difficoltoso l'attaco della via.

Nella mia esperienza di escursionista ho fatto questo percorso già quindici volte e ormai, una volta all’anno è diventato un appuntamento fisso.La prima volta è stata nel Luglio del 2007. A parte un tentativo parzialmente fallito (non siamo saliti sul Camicia ma siamo riscesi dal vado di Ferruccio per la Normale del Prena) poi l’ho sempre terminato e recentemente ho potuto finalmente affrontarlo anche in solitaria.

L’esperienza mi ha insegnato che questo percorso non va affrontato alla leggera e soprattutto va preparato affrontando percorsi di uguale (o maggiore) lunghezza e dislivello. Inoltre penso che non vada affrontato con gruppi numerosi. Il numero ideale di partecipanti è quattro (per esempio due che lo hanno già fatto e due novizi). Non per niente, il tentativo fallito era con nove persone: troppe. Di queste almeno tre o quattro avevano sottovalutato eccessivamente la difficoltà del percorso, ampiamente descritta in numerosi scritti presenti su libri, guide e siti Internet.

Un altro insegnamento è stato quello dei tempi di percorrenza. Il centenario richiede 7 – 9 ore per essere percorso: tempi minori si fanno con un ottimo allenamento, tempi maggiori cominciano a far rischiare un rientro “al buio” e un eccessivo affaticamento.

Analizzando i tempi di percorrenza dei vari percorsi ho notato che spesso molto del tempo che si perde è nell’affrontare i passaggi più tecnici. La salita e la discesa delle torri di Casanova, i numerosi passaggi in discesa su tratti resi scivolosi dalle roccette e dai detriti, il canalino che si incontra poco prima del Camicia dove lo scorso anno abbiamo impiegato tantissimo per superarlo mentre normalmente, avendo un passo fermo e sicuro si supera in pochi minuti e via dicendo.

La tabella di marcia “ideale” prevede un appuntamento a Fonte Vetica alle 6:30 per lasciare un’auto. Dopo di che si va a Vado di Corno (15 – 20 minuti di strada), ci si prepara, e si parte per le 7:00, massimo 7:30 per arrivare a destinazione intorno alle 16:00 – 17:00. Se si vuole un margine maggiore si anticipa tutto di almeno un’ora (ma personalmente non mi è mai servito).

La poesia di Filippo Crudele

Mappa del percorso

Profilo altimetrico

Tempi di percorrenza

Il Centenario in tappe

I Centenari fatti ...

Album fotografico