Si torna sul Monte Velino, di nuovo in compagnia di Stefano. Questa volta optiamo per un anello che comprende la salita dalla Valle Majelama e la salita su Picco Italia, bella cima che Stefano non aveva mai visitato.
Sono quasi le sette e mezza quando partiamo da Peschio Rovicino. La giornata è bella, fresca e il meteo promette solo qualche innocua nuvola.
Iniziamo la salita lungo la valle. La pendenza è modesta e si procede spediti. Fra una chiacchiera e una foto, dopo due ore di cammino raggiungiamo quota 1860 metri circa, sotto Picco Italia. Lasciamo il sentiero e deviamo verso destra e iniziamo ad affrontare la salita a vista. Non esiste sentiero e si sale piuttosto agevolmente fra pripidi prati e rocce. Velocemente ragiungiamo la piramide sommitale e dopo un simpatico canalino arriviamo in vetta
Foto ricordo e si riparte. Proseguendo lungo la cresta Ovest, rimanendo in quota arriviamo alla Sella del Bicchero dove riprendiamo il sentiero segnato che in pochi minuti ci porta in vetta. Dopo la foto ci tratteniamo per un breve spuntino prima di ripartire.
Dal Bicchero, seguendo il sentiero (1-2 sulla carta) arriviamo alla Sella del Cafornia, prima e pochi minuti dopo in vetta.
Dalla cima del Cafornia il Velino si lascia ammirare per pochi minuti prima di scomparire dietro alla solita nuvola dispettosa.
Lasciamo la vetta e ci incamminiamo veloci lungo i quasi due chilometri che ci separano dalla vetta del Velino, dove arriviamo qualche minuto dopo mezzogiorno.

E come in altre occasioni, il panorama è solo un grigio uniforme ma non fa niente. Ci fermiamo una ventina di minuti per mangiare e per festeggiare con un brindisi la bella escursione.
È ora di ripartire. Per la discesa imbocchiamo il sentiero 5, bello, ripido e non complicato, a parte due brevi passaggi tecnici che affrontiamo e superiamo senza problemi fino ad arrivare a Colle Pelato. E da quì ormai, è solo una formalità. La strada sterrata ci consente di muoverci veloci e di riposare i muscoli indolenziti dalla lunga e ripida discesa.
Inoltre le numerose more presenti sui rovi che delimitano la via ci offrono un delizioso ristoro prima dell'arrivo a Peschio Rovicino dopo quasi sette ore e mezza di cammino.
Ci liberiamo degli abiti sudati  e ripartiamo ma prima, la solita doverosa sosta per il terzo tempo a Magliano con una fresca e dissetante .birretta.