Sul Gran Sasso l'innevamento è da fine maggio e il sentiero dei Valloni è pulito e percorribile in tutta sicurezza e quindi, eccomi di nuovo ad affrontare queste montagne per un'escursione bella e impegnativa. ma veniamo con ordine al racconto.
Arrivo a Fonte Cerreto verso le sette, le sette, al solito parcheggio Simoncelli. Pochi minuti e sono in cammino. La temperatura è piacevolmente fresca e parto con il solito giubbino leggero addosso.
Mi avvio verso la stazione di partenza della funivia verso la  sterrata a sinistra dell'impianto. Pochi passi e lascio la stradina per imboccare il sentierino che taglia ripido verso il primo pilone.
Pochi metri di piano prima di ricominciare a salire ripidi verso la stazione intermedia della vecchia funivia dove arrivo cinquanta minuti circa dalla partenza.
Superata la costruzione il sentiero alterna tratti più ripidi e momenti di relativo riposo. La progressione e tranquilla senza esagerare e soprattutto con il sentiero completamente pulito.
Arrivo così al terzo pilone. Inizia il momento finale e più faticoso di questa bella salita che mi porta a Campo Imperatore dopo meno di due ore di marcia.
Al parcheggio c'è un piacevole venticello che mi accoglie. Nulla di preoccupante ma dovendo scendere mi copro.
Lascio il piazzale e inizio a scendere lungo la strada, riaperta da poco, nonostante siamo a metà Aprile. Scendo veloce incontrando solo un paio di auto.
E seguendo la strada, arrivo nei pressi del parcheggio Fontari dove inizia il sentiero che va verso Vado Di Corno dove arrivo verso le dieci e venti.
Imboccato il sentiero che porta a Vado di Corno mi fermo per uno spuntino prima di proseguire e in pochi minuti raggiungo Vado di Corno. Sono quasi tre ore di cammino fino ad ora.
Inizio la dura salita per Monte Aquila cercando di non strafare con l'andatura. La neve è quasi assente lungo il sentiero e, i pochi tratti dove la incontro, non da nessun problema essendo molle quanto basta per non scivolare ma sufficientemente compatta da non affondare.
La ferramenta prudenzialmente portata rimane tranquilla nello zaino.
Superò cosi quasi cinquecento metri di dislivello e arrivo alla salita finale: gli ultimi cento metri. Quando mancano circa cento metri alla fine della salita, il sentiero spiana e mi fermo diverse volte per scattare foto allo splendido panorama che mi circonda. Ormai il sentiero diventa quasi del tutto innevato ma, come prima, la neve è ottima da percorrere e finalmente arrivo in vetta.