2022-10-17 La Rava del Ferro e Monte Amaro

2022-10-17 La Rava del Ferro e Monte Amaro

Localita' di partenza – S. Eufemia A Maiella (PE)

Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.127404, 14.035595, 980 metri

Distanza percorsa – 26.00 Km

Salita accumulata – 2270 metri

Durata dell’escursione – 9 ore 15 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Di nuovo con Stefano, di nuovo ad affrontare un percorso stimolante ed impegnativo, stavolta sulla Maiella.

Questa escursione è stata pensata per portare Stefano sul Monte Amaro, cima principale del Massiccio e seconda dell'Appennino, che ancora mancava alla sua ricca collezione.

Ma con Stefano, organizzare giri semplici non è possibile ed ecco come nasce questo bellissimo ed impegnativo anello che vi vado a raccontare.

Raggiungiamo il paesino di Sant'Eufemia A Maiella e, poco fuori dall'abitato, in corrispondenza del bivio con la strada che proviene da San Nicolao (chiusa) lasciamo l'auto e ci prepariamo.

Iniziamo a camminare lungo la strada sterrata che porta allo Stazzo di Sant'Eufemia, direzione Sud.

Nonostante la salita, la strada è in ottime condizioni e possiamo procedere velocemente e, in pochi minuti, raggiungiamo lo stazzo, una enorme costruzione che assomiglia però più ad una stalla industriale che ad un ricovero pastorale.

Proseguiamo, sempre in direzione Sud, con la strada che ora assomiglia più ad un sentiero ma sempre molto scorrevole fino ad arrivare a quota 1400 metri circa.

Il sentiero incrocia ora una sterrata ma che ignoriamo per procedere mantenendo sempre la direzione Sud, su un pendio più ripido ma agevole nel bosco fino a raggiungere la strada che sale al parcheggio di Lama Bianca, a pochi minuti da quest'ultimo.

Poco più di un'ora è passata dalla partenza e siamo all'inizio dell'impegnativo sentiero per la Rava del Ferro, a quota 1500 metri circa.

Inizia la parte più impegnativa ma anche più bella di tutta l'escursione: il sentiero della Rava del Ferro è ripido e il fondo non sempre aiuta la progressione. Sassi, ghiaia, ostacolano il cammino ma ci siamo abituati e alla fine procediamo sicuri lungo questa bella ed estenuante salita.

Inoltre, anche il clima ci aiuta. La temperatura è piacevolmente fresco ed il sole, ancora nascosto dietro le montagne, non ci scalda più di quanto non faccia la salita.

E intanto, anche allietati dalla bellissima vista sul Morrone, nel fondovalle, superiamo la parte più ripida della Rava e, insieme ai primi raggi del sole, raggiungiamo quota 2400 metri, dove la pendenza diminuisce drasticamente.

È ora di una sosta anche per mangiare qualcosa prima di continuare per affrontare i quattrocento metri che ci separano dalla vetta.

Il sentiero prosegue ancora fra l'Amaro e il Pescofalcone per un centinaio di metri di salita prima di deviare a destra, direzione Sud, per la parte finale della salita.

Fino ai 2600 metri, la pendenza rimane impegnativa ma poi la via si adagia e gli ultimi duecento metri diventano una rilassante passeggiata verso la vetta più alta della Maiella, che raggiungiamo dopo quattro ore dalla partenza.

In vetta al Monte Amaro

È la prima volta di Stefano sull'Amaro e un brindisi per festeggiare ci sta tutto e noi non ci facciamo pregare.

Mentre ci godiamo un po' la vetta veniamo raggiunti da una simpatica coppia di escursionisti Svizzeri, Bea e Mathias, con i quali ci intratteniamo per scambiare quattro chiacchiere.

È il momento di ripartire. Ci congediamo dai nostri amici con una foto di gruppo e ripartiamo alla volta della cima dei Tre Portoni, una piccola elevazione del sentiero che porta verso la Maielletta.

Il tempo di una foto e ripartiamo verso il più bello e impegnativo Monte Rotondo, sempre verso Est.

Il sentiero, dopo i Tre Portoni scende ripido tra rocce e sfasciumi, fino ad arrivare all'inizio della crestina per il Rotondo.

All'inizio della cresta, un piccolo, divertente ma non difficile canalino, richiede di mettere le mani sulla roccia per essere superato. Il resto della cresta, è relativamente semplice con i caratteristici "piatti rotti" a fare da pavimento, sempre presenti da queste parti.

Anche la cresta finale è un gigantesco cumulo di sassi, come se li avessero scaricati da un camion e lasciati li.

Cima del Rotondo, raggiunta, e foto di cima ovviamente fatta, prima di tornare sui nostri passi per ritornare di nuovo sui Tre Portoni.

Nuovo cambio di direzione, questa volta verso Nord Ovest in direzione del Pescofalcone. Anche questa volta la salita è breve e facile e alle due siamo in vetta.

Facciamo un'altra sosta e approfittiamo per mangiare qualcosa. Dopo il pranzo facciamo un altro brindisi, stavolta più sostanzioso, immancabile nelle nostre escursioni prima di rimetterci in marcia per affrontare la lunga e impegnativa discesa che ci aspetta.

Fortunatamente il sentiero è ben tenuto nonostante passi in mezzo ad un'immensa pietraia. Si scende velocemente e, anche gli attraversamenti delle mughete sono ben tenuti.

Un'oretta di discesa e raggiungiamo la cima di Monte Rapina. Una foto ricordo prima di proseguire lungo l'interminabile discesa.

Raggiungiamo il rifugio Barrasso per poi proseguire verso Guado S. Antonio. Intorno ai 1270 metri, il sentiero gira a destra ma noi tagliamo per puntare direttamente alla stradina che vediamo sotto di noi per intercettarla cento metri più in basso.

Finalmente ci possiamo rilassare un momento, anche se manca ancora qualche chilometro all'auto.

Raggiungiamo Colle del Lettuccio, dove la strada gira a destra. Sotto di noi invece la strada che dobbiamo seguire per tornare all'auto. Nuovo taglio, stavolta più impegnativo lungo il fianco di un ripido canale fino a raggiungere la strada sottostante.

Mancano ancora due chilometri e mezzo all'auto ma sono tutti su strada e in circa mezz'ora li superiamo per arrivare all'auto dopo più di nove ore di faticoso ma soddisfacente cammino.

Momento di relax, con rinfrescata e cambio di abiti e poi, via verso il paese, a cercare un posto per il meritato terzo tempo, con l'immancabile birra fresca e ristoratrice prima del lungo viaggio di ritorno che ci aspetta.

Complimenti a Stefano per aver colmato qquesta lacuna, con il raggiungimento della vetta più alta della Maiella.

Ed ora qualche foto di questa intensa giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2022-10-17 La Rava del Ferro e Monte Amaro