2022-10-04 Dal Redentore al Vettore

2022-10-04 Dal Redentore al Vettore

Localita' di partenza – Forca di Presta (AP)

Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.790101, 13.261102, 1537 metri

Distanza percorsa – 26.00 Km

Salita accumulata – 2180 metri

Durata dell’escursione – 8 ore 25 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Finalmente si torna sui Sibillini, che da Roma richiedono un grosso impegno solo per arrivarci, e lo si fa alla grande, con un anello bello e impegnativo che mi ha portato, insieme a Stefano, a percorrere la cresta del Redentore e la cresta del Vettore in un unica escursione.

Con Stefano ci vediamo a Rieti di prima mattina e, lasciata un'auto ci muoviamo alla volta di Forca di Presta. Qualche minuto per prepararci e, alle sette e mezzo in punto si parte.

Seguendo il sentiero 101 per il Rifugio Zilioli, affrontiamo la ripida rampa iniziale sotto un cielo sereno e con i primi raggi del sole ad alleviare il fresco della mattina.

I muscoli iniziano a scaldarsi e nonostante la ripida salita si procede spediti. Poco meno di un'ora di cammino e siamo ai 2052 metri della prima vetta della giornata, il Monte Vettoretto dove ci tratteniamo il tempo necessario all'immancabile foto ricordo.

Si riparte per la prossima tappa, il Rifugio Zilioli, completamente rifatto dopo che il terremoto aveva irrimediabilmente danneggiato la vecchia struttura.

Qualche minuto di sosta anche per visitare il nuovo rifugio e si riparte, in direzione Ovest per iniziare la salita della Cresta del Redentore.

Il primo tratto della cresta, quello che porta alla Cima di Prato Pulito, è il più bello e aereo di tutta la cresta. Ripido, stretto, ma mai pericoloso se affrontato con le dovute cautele, diventa fonte di ispirazione per qualche foto suggestiva.

Anche la Cima di Prato Pulito è raggiunta, pochi minuti dopo le nove. Siamo ormai sulla parte alta della cresta e il percorso diventa più scorrevole, in quanto le salite lunghe e ripide sono terminate. Ci attendono solo dei piacevoli e divertenti saliscendi.

Una decina di minuti e siamo su Cima del Lago, ma, a proposito, del bellissimo Lago di Pilato non rimangono che due macchie più scure nella ghiaia, visto che la siccità estiva lo ha completamente asciugato.

Ripartiamo, un'altra quindicina di minuti di facile salita e alle nove e trenta siamo sulla Cima del Redentore, a 2448 metri, cima più alta di tutta la cresta.

In vetta al Monte Redentore

Dal Redentore non possiamo non fare una deviazione verso il Pizzo del Diavolo, e soprattutto sulla sua cresta aerea molto adrenalinica. Alcuni passaggi richiedono attenzione a causa del sentiero su rocce, molto stretto, ma non impossibile.

Raggiungiamo la vetta e dopo le foto di rito torniamo sui nostri passi per tornare di nuovo sul Redentore, prima di proseguire di nuovo lungo la cresta su sentiero che ormai è diventato una comoda autostrada, raggiungendo in rapida successione la Cima dell'Osservatorio, Quarto San Lorenzo e, infine, Cima di Forca Viola.

Sono tre ore dalla partenza e facciamo la prima sosta per reintegrare un po' di calorie, visto che ancora molti chilometri ci aspettano.

A Ovest, intanto, la nebbia che ha coperto la Piana di Castelluccio si sta diradando. Riusciamo a vedere bene quello che resta del bellissimo borgo, distrutto dal terremoto, con le macerie ormai totalmente rimosse e con la speranza che venga ricostruito.

E ora si scende. Con il sentiero che passa più a Ovest e non passa sulla cima, non ci resta che tuffarci lungo il ripidissimo prato che ci porterà, trecento metri più in basso, a Forca Viola.

Qui torniamo sul sentiero, il 153, che ci porta fino ai 1852 metri di Forca di Pala. Sotto di noi, nel fondo valle, il sentiero 151 che dobbiamo raggiungere, e lo faremo con un piccolo taglio, per proseguire la nostra escursione.

Scendendo per un comodo prato raggiungiamo il sentiero per dirigerci di nuovo verso Nord, in discesa lungo la valle, fino a quota 1500 metri circa dove troviamo il bivio per il sentiero 152.

La via sale molto pigramente lungo il fianco Est della valle fino a circa 1550 metri per poi impennarsi all'improvviso. Fa caldo, dentro la valle siamo riparati dal vento, e la salita è impegnativa.

I duecento metri che stiamo affrontando saranno forse i più faticosi di tutta la giornata ma alla fine li superiamo fino a raggiungere, alla Sella del Banditello, la Cresta Est del Vettore.

Nuovo cambio di direzione e, dirigendoci a Sud iniziamo a risalire verso il Vettore. Sono quasi le tredici e trenta e siamo su Sass d'Andrè. Sono sei ore di cammino ed è ora di fare un'altra sosta prima di affrontare la salita finale.

Lasciata la vetta, scendiamo qualche decina di metri per poi ricominciare a salire fino al Monte Torrone, penultima vetta della giornata.

Lasciata la cima iniziamo la salita finale della cresta, anche questa molto bella e, aerea con alcuni tratti più ripidi e altri più scorrevoli.

Fra una foto e un altra superiamo questi ultimi 350 metri di dislivello e finalmente, alle quattordici e trenta siamo sulla vetta più alta dei Sibillini, il Monte Vettore.

Io e Stefano sul Monte Vettore

Come sempre questa montagna ci accoglie con qualche nuvola ed un fresco venticello ma non fa nulla, va bene così. Dopo le foto di cima non possiamo non brindare a questa bellissima giornata di montagna, invitando anche un escursionista Argentino che si trovava sulla vetta e che si è prestato gentilmente a fotografarci vicino a quello che rimane della croce.

Ed ora non rimane che affrontare la lunga ma facile e veloce discesa fino a Forca di Presta che raggiungiamo qualche minuto prima delle quattro, molto soddisfatti per come è andata questa escursione.

Non rimane che affrontare il lungo viaggio di ritorno ma non prima del solito terzo tempo, in un bar di Piedilama, lungo la strada che riporta sulla Via Salaria.

Ancora una volta una grande escursione insieme a Stefano questa volta sui suoi bellissimi Sibillini.

Ed ora qualche foto di questa intensa giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2022-10-04 Dal Redentore al Vettore