2020-11-15 I Monti della Duchessa

2020-11-15 I Monti della Duchessa

Localita' di partenza – Cartore, Borgorose (RI)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.167045, 13.310778, 950 metri

Distanza percorsa – 19.00 Km

Salita accumulata – 1800 metri

Durata dell’escursione – 6 ore 58 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Per ora l'Abruzzo non è raggiungibile da Roma e allora bisogna "accontentarsi" si fa per dire, delle montagne Laziali e quindi, fino a che si può, ne approfittiamo.

Oggi, in completa solitaria, ho fatto questo bellissimo giro delle cime che circondano il lago della Duchessa, partendo dal Murolungo fino al Morrone, passando per lo Iaccio dei Montoni, la Cimata di Macchia Triste, la punta dell'Uccettù, e la cima ZIS.

Sono partito presto da Roma per essere a Cartore poco prima delle sette. Qualche minuto per la preparazione e si parte seguendo la stradina che sale per la Valle di Cesa.

Pochi minuti e arrivo al bivio dove inizia il sentiero per la stretta e ripida Valle di Fua. La giornata, dopo la pioggia del Sabato, promette bene anche se qualche nuvola bassa ancora insiste sulla zona.

Le ragnatele bagnate dall'umidità della notte sono uno spettacolo e vengono prontamente fotografate.

Il sentiero è cosparso di foglie bagnate che nascondono i sassi e bisogna fare attenzione per evitare scivolate inopportune.

Si sale con pendenza non eccessiva eccetto per un paio di punti, dove la via si impenna decisamente ma per fortuna non sono tanto lunghi.

Dopo la prima mezz'ora il sentiero lascia il fondovalle e comincia ad arrampicarsi sul fianco sinistro attraversando qualche tratto roccioso dove ci si aiuta con qualche radice e una provvidenziale catena.

Il tratto in salita termina per un po' e il sentiero diventa quasi pianeggiante fino ad arrivare al caratteristico passaggio su roccia con la catena in corrispondenza di un restringimento della valle.

Nulla di particolarmente complicato ma sempre tanta attenzione. Superate le rocce la via si impenna decisamente e la pendenza rimarrà elevata fino quasi all'uscita del bosco, intorno ai 1600 metri.

Ma c'è poco da rallegrarsi. Ancora poche decine di metri e lascio il sentiero per deviare verso Sud - Est, alla mia destra, per puntare alla cresta Ovest del Murolungo.

Si sale nel bosco, senza sentiero, su terreno infido e scivoloso, fino ad arrivare a quota 1880 circa, dove raggiungo la cresta.

La progressione diventa più semplice e il sentiero è segnato da numerosi omini di pietra. In lontananza un branco di giovani cervi si fa fotografare.

Intanto, un fastidioso e freddo venticello comincia a farsi sentire e faccio gli ultimi metri di salita coprendomi.

E, alle nove e un quarto raggiungo la prima cima della giornata. Autoscatto e piccola sosta per incamerare qualche caloria, prima di proseguire.

Lasciato il Murolungo scendo in direzione Sud e, in pochi minuti raggiungo lo Iaccio dei Montoni, piccola protuberanza con affaccio sulla Valle di Teve. Anche qui, autoscatto e via.

Il sentiero, proseguendo verso Est, mi riporta sulla cresta del Murolungo e poco dopo a scendere per arrivare alla sella posta al termine di Valle Fredda.

Si risale di nuovo e, velocemente raggiungo la terza meta, la Cimata di Macchia Triste quando sono le dieci e un quarto circa.

Anche qui, veloce autoscatto e si riparte. Proseguendo in direzione Nord, fuori sentiero, scendo fino ad intercettare il sentiero che, dalla Duchessa porta al Malo Passo e alla Valle di Teve.

Si ricomincia a salire di nuovo ma non di molto e, in pochi minuti arrivo su Punta dell'Uccettù. E, insieme alla cima comincia ad arrivare finalmente qualche timido raggio di sole.

Lasciato l'Uccettù continuo fino a raggiungere il Vado dell'Asina, da dove comincia la salita per cima ZIS. Sono duecento metri di salita, ripida all'inizio ma più lieve nel finale.

Undici e un quarto e sono su Cima ZIS. Foto ricordo e si riparte con il cielo che inizia a scoprirsi ancora. Ormai manca poco e, qualche minuto dopo mezzogiorno arrivo sul Monte Morrone, ultima fatica della giornata.

Io, sulla cima del Monte Morrone

Posso riposare qualche minuto e, dopo le doverose foto ricordo, mangio il resto delle vivande che mi ero portato dietro.

E, dopo il pranzetto, un meritato brindisi con il mio fido liquore di genziana, prima di ripartire.

Lasciata la cima, mi dirigo verso Sud e, a 1900 metri circa di quota intercetto il sentiero che scende verso le Caparnie, passando da Fonte Salamone. La discesa diventa facile e veloce. Sceso di un centinaio di metri, lascio il sentiero che arriverebbe quasi al lago e punto invece direttamente alle sottostanti Caparnie, visto che il terreno permette di scendere in sicurezza.

È l'una e sono alle Caparnie. Ormai non resta che percorrere l'ultimo tratto di sentiero per il Vallone del Cieco, prima e per la Valle di Fua dopo e, in circa un'ora di facile discesa arrivo a Cartore dove mi aspetta l'auto.

Mi cambio e riparto per Roma in un viaggio surreale, perché per essere Domenica pomeriggio non incontro praticamente nessuno fino quasi alla capitale.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

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Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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