2020-09-06 Sentiero del Centenario

2020-09-06 Sentiero del Centenario

Localita' di partenza – Strada per l'albergo di Campo Imperatore, Km 5,800 (AQ)

Localita' di arrivo – Fonte Vetica, Campo Imperatore (AQ)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.443045, 13.585662, 1810 metri

Coordinate e quota arrivo (WGS84) – 42.425156, 13.740817, 1650 metri

Distanza percorsa – 18.00 Km

Salita accumulata – 1650 metri

Durata dell’escursione – 12 ore 14 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Poco più di un mese è passato dal precedente Centenario ed eccoci qui, di nuovo, ad affrontare questo itinerario bello ed impegnativo.

Questo poi ha un significato particolare perché vuole essere l'occasione per festeggiare i primi 60 anni di Lucia, a dimostrazione che l'età è solo un numero sulla carta di identità..

Il gruppo è, per un Centenario, piuttosto numeroso ma l'occasione merita qualche eccezione alle regole: Con me ci sono l'inossidabile Roberta, organizzatrice dell'evento, Lucia, la festeggiata insieme alla figlia Ludovica e a Saverio. Poi completano la compagnia Elena, Elettra e Marcello.

Per i dettagli tecnici completi di questo percorso vi rimando al seguente link dove trovate una sezione monografica dedicata al Centenario.

Il Sentiero del Centenario

La giornata inizia a L'Aquila, alle sei, quando ci incontriamo tutti per muoverci alla volta di Vado di Corno, partenza del sentiero. Veloce preparazione e qualche minuto dopo le sette, in perfetto orario, si parte.

La giornata è fresca e soleggiata e si preannuncia ideale per il percorso che ci aspetta. Il parcheggio è affollato e insieme a noi si muovono altri gruppi che affronteranno questo percorso.

Il primo tratto del sentiero, verso il Vado, ci permette di riscaldare i muscoli ancora addormentati. Arriviamo al cartello che segna l'inizio ufficiale del sentiero con lo spettacolo del Corno Grande, come sempre, che ci da il buongiorno. La foto di gruppo con la montagna alle spalle è d'obbligo.

Foto di Gruppo a Vado di Corno

Ripartiamo procedendo veloci, fra chiacchiere e fotografie, in direzione della prima meta. Qesta parte del sentiero è facile e, a parte la salita, non ripidissima, divisa in diversi tronconi, non presenta nessuna difficoltà. Il panorama sui due versanti della cresta poi allieta l'animo.

Le nove sono passate da poco quando arriviamo alla prima vetta della giornata: Il Brancastello

Foto di cima sul Monte Brancastello

Purtroppo, a causa di uno stiramento muscolare, Marcello decide di non proseguire e ci saluta. Peccato che il suo primo Centenario non sia andato a buon fine ma avrà tempo per rifarsi.

Ripartiamo dopo aver mangiato qualcosa in direzione delle Torri di Casanova. Siamo ancora su sentiero anche se qualche facile passaggio su roccette comincia ad avvisarci di quello che ci aspetta più avanti. Di fronte a noi cominciano a vedersi, oltre le torri, le rocce frastagliate dell'Infornace e del Prena ma pazienza, per loro c'è ancora tempo e fatica.

Siamo finalmente all'inizio della ferrata Gianni Familiari, per la prima Torre di Casanova. Si indossano imbraghi e longe e ci prepariamo ad affrontare la bella e divertente salita su ottima roccia. Tutto il gruppo procede senza indugi e le uniche attese sono causate dalle numerose foto, obbligatorie su questo tratto di salita.

Arrivati in cima, uno alla volta affrontiamo la discesa, dall'altro lato della Torre, sempre sotto l'occhio delle nostre fotocamere, a documentare l'evento.

Finita la discesa, si affronta una ripida salita su rocce e ghiaia fino ad arrivare al cartello che indica il gruppo di cime che formano le Torri di Casanova.

Foto di cima alle Torri di Casanova

Da ora si fa sul serio. Fino al Monte Camicia sarà un continuo affrontare rocce, scalate, discese, ghiaioni e altro ma il Centenario è questo.

Poco prima della Forchetta di S. Palomba, affrontiamo un altro passaggio impegnativo: una parete ripida di roccia dove si fa un adrenalinico traverso, aiutati, per fortuna, da una corda ancora intera anche se cominciano a vedersi i segni dell'età.

Superato il delicato passaggio siamo alla Forchetta. Breve pausa e si ricomicia ad arrampicare, su un bello spigolo, anche quì aiutati da una vecchia scaletta che ancora resiste.

Il saliscendi fra canalini più o meno attrezzati, rocce, frane e ghiaioni prosegue ma siamo ormai in vista della prossima meta e finalmente, all'una, raggiungiamo il Monte Infornace.

Foto di cima Sul Monte Infornace

In cima il piacevole incontro con Federica e Nicola, arrivati dalla via Cieri. Ci intratteniamo qualche minuto per mangiare e per chiacchierare con i nostri amici prima di ripartire.

Lasciata la vetta proseguiamo in direzione della prossima tappa. Si scende per una cinquantina di metri prima di ricominciare la bella salita verso il Monte Prena. Ancora qualche passaggio di arrampicata breve e facile fino ad arrivare alla rampa finale. Una ripidissima placca rocciosa, più agevole sul lato sinistro perchè con meno brecciolino che altrimenti la rende scivolosa. Superato l'ultimo ostacolo siamo in vetta.

Foto di cima Sul Monte Prena

La cima è affollata. Rimaniamo solo pochi minuti prima di ripartire. Seguiamo la cresta fino all'inizio della discesa per la via normale dove tocca districarsi fra il sentiero che in alcuni tratti è poco più di un suggerimento e i tanti escursionisti che sono ripartiti insieme a noi. Alla fine riusciamo a trovare il nostro passo e raggiungiamo il termine della prima discesa, quella più complicata.

Il secondo tratto di discesa invece è più semplice e ormai i gruppi si sono distanziati per cui riusciamo a proseguire, seguendo il nostro ritmo fino al tratto più pianeggiante che ci separa dal Vado di Ferruccio, dove arriviamo per le tre e mezzo, circa.

Da ora inizia la parte più complicata della giornata, non perchè sia più difficile delle altre ma perchè arriva insieme alla stanchezza che intanto si è accumulata.

Si inizia subito con una ripida salita su sassi, con la via da seguire non sempre evidente nonostante i segni, per una cinquantina di metri, alla fine della quale inizia un tratto quasi pianeggiante, con solo un piccolo strappetto più avanti.

Si prosegue così per un lungo tratto prima di ricominciare a salire verso il Monte Camicia. Mancano solo duecento metri ma saranno i peggiori. Si sale ripidi su fondo ghiaioso fino ad arrivare davanti ad una enorme parete rocciosa. La aggiriamo sulla destra prima di trovarsi di fronte una seconda muraglia.

Stavolta andiamo a sinistra e affrontiamo un primo passaggio esposto su una placca liscia seguito subito dopo da una seconda. Sono passaggi non complicatissimi ma dove non è consentito sbagliare. Con calma e attenzione li superiamo e dopo l'ennesima salita ripida su ghiaia arriviamo al mitico Canalino, ormai sempre più pieno di sassi almeno nella parte iniziale.

Qualche secondo di riposo e via: senza indugio affrontiamo l'ultimo ostacolo verso la nostra meta e, in pochi minuti, ne siamo fuori. Ormai manca poco. L'ultima salita è ripida, leggermente scivolosa ma rispetto a quanto fatto fino ad ora, è una passeggiata.

Sono da poco passate le cinque e siamo in vetta al Monte Camicia, ultima cima del Centenario.

Elena, io, Lucia, Roberta, Elettra, Savero e Ludovica in cima al Camicia

Ci fermiamo per una sosta stavolta più lunga anche perchè è il momento dei festeggiamenti per i 60 anni di Lucia. Dagli zaini escono, come per magia, spumante, bicchieri, noccioline, dolcetti, striscioni, come richiesto dall'occasione. Si brinda e ci si congratula per la bella impresa prima di ripartire per affrontare l'ultima fatica: la discesa verso Fonte Vetica.

La discesa dal sentiero del Vallone di Vradda ormai non ha storia. Lunga, faticosa e volendo un po' noiosa, soprattutto provenendo dal Centenario. Stavolta però la fatica viene allietata da un enorme branco di camosci che stanno pascolando vicino al sentiero. Sono tanti e riusciamo ad avvicinarci prima che ci sentano e se ne vadano via ma riusciamo comunque ad immortalarli con le nostre fotocamere.

Si continua a scendere senza problemi, e finalmente dopo le sette arriviamo a Fonte Vetica dove ci aspettano Carlo e Paolo. E, insieme a loro, per concludere degnamente questa giornata, ci fermiamo al Ristoro Mucciante per continuare i festeggiamenti per Lucia con arrosticini, formaggi, salumi e ovviamente torta e genziana.

Grazie ad tutti per questa bellissima giornata e complimenti ai "novizi" che affrontavano questo impegnativo cammino per la prima volta.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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