2020-08-20 Corno Grande da Fonte Cerreto

2020-08-20 Corno Grande da Fonte Cerreto

Localita' di partenza – Fonte Cerreto, Assergi (AQ)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.424722, 13.525771, 1140 metri

Distanza percorsa – 19.60 Km

Salita accumulata – 1950 metri

Durata dell’escursione – 9 ore 8 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

È da tanto che con Daniele si pensava di raggiungere il Corno Grande per la via Direttissima però partendo da Fonte Cerreto invece che da Campo Imperatore, per valorizzare degnamente la cima più alta dell'Appennino.

Oggi, finalmente, abbiamo raggiunto questo obiettivo, accompagnati anche da Stefano.

Ci vediamo al Parcheggio dedicato a Marco Simoncelli, sul presto e, dopo una veloce preparazione, partiamo. Sono quasi le sette di una bella giornata soleggiata.

In pochi minuti superiamo la fila di locali di Fonte Cerreto e raggiungiamo il piazzale di partenza della funivia. Sulla sinistra prendiamo il sentiero che sale verso la sella di Portella.

Il tratto iniziale è all'interno del bosco dove si fa sentire già il caldo a causa della mancata ventilazione, ma non è un problema. Si prosegue di buon passo anche perché il sentiero è ben curato e non eccessivamente ripido.

Dietro di noi, i raggi del sole iniziano ad illuminare l'abitato di Assergi e tutta la catena dell'Ocre e del Cagno.

Ogni tanto il sentiero ci da una svegliata, impennandosi decisamente, per poi tornare a pendenze più miti.

La prima ora è passata e il bosco ce lo siamo lasciato alle spalle. Ci troviamo a circa 1700 metri di altezza, più o meno metà della salita da Fonte Cerreto al passo del Lupo e ci fermiamo per una piccola sosta.

Davanti a noi, illuminato dai primi raggi del sole, Pizzo Cefalone, con le sue imponenti formazioni rocciose.

Continuiamo a salire veloci fino a raggiungere, a quota 1875, la Fonte di Portella. Poca l'acqua che esce ma fresca e sufficiente a dissetarci e a rimpinguare le nostre scorte.

Si continua a salire. Superiamo i duemila metri accolti dai primi raggi del sole che sta sorgendo dietro alla cresta della Portella. Ancora pochi passi e siamo al Passo del Lupo, 2147 metri, sul sentiero che dall'Albergo di Campo Imperatore porta a Pizzo Cefalone.

Sono due ore esatte dalla partenza e, dopo una piccola sosta, proseguiamo in direzione della Sella di Portella, che raggiungiamo dopo pochi minuti. E da qui, accompagnati dalla splendida vista sulla Val Maone, Pizzo di Intermesoli e Corno Grande iniziamo la risalita della cresta in direzione del Monte Portella.

Qualche minuto per una foto di cima, con il nostro obiettivo alle spalle, prima di ripartire. Ci attende ora un momento di relax, visto che il cammino che ci aspetta è in pianura o in leggera discesa.

Quasi le dieci e arriviamo al Duca degli Abruzzi, dove iniziamo a trovare folti gruppi di camminatori più o meno preparati ma che questo periodo affollano tutta la zona di Campo Imperatore e del Gran Sasso.

Raggiungiamo e superiamo la cima del Picco Confalonieri e arriviamo ad un'affollatissima Sella di Monte Aquila. Fortunatamente il sentiero è largo e riusciamo a superare agevolmente i camminatori che ci precedono.

Si ricomincia a salire. Superiamo il bivio con la cima di Monte Aquila e puntiamo dritti verso il Sassone. Si sale ripidi su sassi e sfasciumi: forse, di tutto il percorso, il tratto più difficile della giornata.

Sono passate da poco le undici quando raggiungiamo il Sassone, con il bivio per il bivacco Bafile. Ci fermiamo per una sosta così da mangiare qualcosa e indosare l'indispensabile casco, prima di affrontare la parte più bella della giornata: La Direttissima al Corno Grande.

Molti sono quelli che, per fortuna, girano verso il Bafile ma purtroppo sono sempre tanti quelli che vanno per la Direttissima. Sono preoccupato; speriamo bene.

Iniziamo la salita in compagnia di un gruppetto di ragazzi ma che, fortunatamente, si dividono e quindi si riesce a salire abbastanza tranquilli e distanziati.

Il primo tratto è semplice e si svolge all'interno di un canalino protetto ma comunque consente di scaldarsi in attesa di quello che arriverà dopo.

Quota 2713: siamo al primo passaggio chiave. Una placca liscia percorsa da due fessure che sono quelle che serviranno per superare questo passaggio delicato.

Superata la placca si torna di nuovo in un canalino che, a 2755 metri, sfocia in un passaggio stretto e verticale dove bisogna ingegnarsi per superarlo. Ma anche da questo ostacolo ne usciamo puliti e senza problemi.

Saliamo per un'altra trentina di metri fino a raggiungere una panoramica spaccatura con vista sul Centenario. Peccato che oggi una nuvola dispettosa ha deciso di nasconderci la vista di questo spettacolare sentiero.

Ci consoliamo con qualche autoscatto, prima di ripartire, continuando a scalare su facili tratti rocciosi, mai difficili, fino ad arrivare, a quota 2829 metri, al terzo passaggio chiave: si tratta di uno spigolo roccioso appoggiato, facile da arrampicare in quanto pieno di appigli ma molto esposto.

Qui può capitare che chi ha problemi di vertigini possa trovarsi in difficoltà. Nel qual caso può essere di aiuto una corda, assicurata ad uno degli spit presenti in cima allo spigolo. Ma non è il nostro caso e, anche la Schiena d'Asino viene superata.

Ormai è fatta e rimane l'ultimo tratto prima della vetta. Anche qui si tratta di una facile arrampicata dove la parte più rischiosa è la possibilità di far cascare sassi, con grosso pericolo per chi segue ma la superiamo senza problemi fino ad arrivare in vista della vetta, con i suoi 2912 metri di altezza.

Daniele, Stefano ed io in vetta al Corno Grande

Purtroppo lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è sconfortante ma ce lo aspettavamo. Rimaniamo in cima solo pochi secondi, il tempo di un autoscatto e, a fatica, ci facciamo largo per imboccare la via della discesa.

Evitiamo ovviamente la via Normale, dalla quale un fiume ininterrotto di persone continua a salire verso la vetta e imbocchiamo la bella, difficile e poco affollata Via delle Creste.

Qui siamo in pochi e riusciamo, anche nella discesa, a goderci la montagna districandoci senza problemi, fra passaggi tecnici, divertenti e fotograficamente attraenti.

Poco dopo l'una arriviamo al bivio col sentiero per la via Normale e ci fermiamo per la pausa che non abbiamo potuto fare in cima. Mangiamo e ovviamente brindiamo alla bella giornata, alla bellissima escursione e alla prima Direttissima per Daniele e per Stefano.

Ripartiamo dopo la pausa e affrontiamo la discesa verso la Sella del Brecciaio e il seguente sentiero su ghiaione, riuscendo a superare la lunga processione di escursionisti senza troppi problemi fino ad arrivare alla fine del brecciaio. Ora il sentiero diventa pianeggiante e ci permette di muoverci in velocità fino alla sella di Monte Aquila.

Superiamo il primo tratto di discesa, quello più complicato, evitando le decine di escursionisti ma sopratutto ragazzini che si muovono sul terreno infido e sdrucciolevole riuscendo a scansare i numerosi sassi mossi da piedi e mani inesperte.

Il sentiero sotto la sella davanti a noi è abbastanza sgombro e, in pochi minuti, arriviamo in vista del piazzale dell'osservatorio, ingombro come piazza San Pietro, la mattina di Natale. Passeggiatori della domenica, bancarelle, mezzi parcheggiati da tutte le parti.

Ci fermiamo alla fontanella posta dietro l'albergo per l'ultima scorta di acqua prima di proseguire. Andiamo verso il sentiero che scende per i Valloni, sotto la funivia. Pochi minuti di discesa e siamo, finalmente, di nuovo soli.

Mille metri di ripida discesa ci aspettano ma li affrontiamo velocemente. A metà strada passiamo sotto la stazione intermedia della vecchia funivia che era divisa in due tronconi. Qualche scatto e ripartiamo fino ad arrivare a Fonte Cerreto dopo circa nove ore di cammino, soddisfatti per questa bellissima escursione.

Ed ora non ci resta che darci una rinfrescata prima dell'immancabile Terzo Tempo, prima di affrontare il viaggio di rientro a Roma.

I miei complimenti a Stefano e Daniele, per la loro prima Direttissima, affrontata dopo un avvicinamento lungo e impegnativo come quello da Fonte Cerreto.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2020-08-20 Corno Grande da Fonte Cerreto