2018-05-31 Picco Pio XI

2018-05-31 Picco Pio XI

Localita' di partenza – Pietracamela (TE)

Distanza percorsa – 14,50 Km

Salita accumulata – 1260 metri

Durata dell’escursione – 7 ore 15 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Il gruppo è di quelli tosti e l’obiettivo è di quelli a cui non si può rinunciare: il Picco Pio XI, imponente sperone roccioso posto nelle vicinanze del più blasonato Pizzo d’Intermesoli. Questa montagna sconosciuta alla maggior parte degli escursionisti abituali è diventata sempre più famosa e frequentata dopo la nascita del club dei 2000 metri richiamando molti appassionati desiderosi di aggiungerla alla loro collezione.

E così, anche nel nostro caso quando per soddisfare il desiderio di Andrea di raggiungere per la prima volta questa cima che insieme a Francesco L., Francesco M. e Stefano abbiamo organizzato questa bella e impegnativa escursione.

Le previsioni meteo sono buone almeno fino al primo pomeriggio quindi per non rischiare il solito temporale pomeridiano partiamo molto presto e dopo esserci ritrovati davanti ad un buon caffè, a L’Aquila raggiungiamo il grazioso abitato di Pietracamela per metterci in movimento che non sono ancora le otto del mattino.

Parcheggiata l’auto nella piazzetta principale ci incamminiamo nei caratteristici vicoletti seguendo le numerose indicazioni fino ad uscire dal paese dove inizia il sentiero 102 nei pressi della gigantesca frana che nel 2011 ha rischiato di precipitare sul paese. Fortunatamente non ci furono danni e il sentiero ora è stato completamente ripristinato.

Camminiamo su una comoda sterrata il leggera pendenza, ottima per fare un perfetto riscaldamento iniziale, prima di affrontare la dura salita che ci aspetta.

Dopo una mezz’ora di cammino, arriviamo ad un bivio. Lasciamo la stradina che prosegue a sinistra (sentiero 102) e giriamo per il sentierino a destra (sentiero 100) seguendo le indicazioni per il Colle dell’Asino. Camminiamo su un sentierino in mezzo al bosco allietati dal mormorio del Rio Arno, alla nostra destra, con le sue belle cascatelle di acqua fresca.

Nonostante il bosco l’aria è calda e anche un poco afosa e si suda abbondantemente, anche se siamo in quota ed è ancora presto.

Ogni tanto, dove il bosco lascia spazio al prato, fa capolino la nostra meta che vista da qui fa decisamente impressione. A fare compagnia al Pio XI ci sono la mole del Pizzo d’Internesoli e il Corno Piccolo.

Quindici minuti prima delle nove siamo a Colle dell’asino, a quota 1353. Seguendo le indicazioni imbocchiamo il sentiero marcato 146a per Pizzo d’Intermesoli entrando di nuovo nel bosco. Il sentiero si fa ripido e si inizia a sudare più di prima.

Superati i 1600 metri il bosco termina e, prima di uscire al caldo sole, ci fermiamo per una sosta all’ombra, approfittando per mangiare qualcosa. Dopo la pausa ripartiamo su un tratto in ripida salita con l’imponente picco dei Caprai che domina tutta la nostra visuale. Nonostante la pendenza si sale bene aiutati dal sentierino ben tracciato. Intanto, superata quota 1800 troviamo qualche residuo nevaio e ne approfittiamo per darci una rinfrescata.

Ultima fatica su un impegnativo tratto fuori sentiero, scelto per aggirare il nevaio, e alle dieci e trenta circa arriviamo ai 1947 metri del Picco dei Caprai. Dopo le doverose e meritate foto su questa bella formazione rocciosa proseguiamo per l’ormai vicina Conca del Sambuco dove il sentiero prosegue per la cresta del Pizzo d’Intermesoli ma noi lo lascieremo per affrontare la nostra meta. Ma prima della fatica finale una nuova sosta per bere ed alimentarsi è necessaria.

Ripartiamo finalmente per affrontare il tratto finale di quasi trecento metri di dura salita su erba e sassi, scortati dalla mole del Gran Sasso che ci osserva nelle nostre fatiche e finalmente, dopo quasi quattro ore di marcia siamo in vetta.

Foto di gruppo sul Pio XI

Complimenti reciproci, festeggiamenti e foto e ovviamente la solita meritata mangiata prima di prepararci per la discesa: non possiamo attardarci viste le previsioni meteo.

Scendiamo seguendo la via dell’andata fino a raggiungere quota 1673 dove salendo avevamo visto quello che sembrava un sentiero che secondo quanto letto in rete doveva scendere dritto nella valle del Rio Arno e intercettare il sentiero che dal paese conduce alle cascate. Decidiamo di provarlo ma quello che all’inizio sembrava il segno di un bivio è fuorviante ed è così che ci ritroviamo a scendere su un ripido, scivoloso e insidiosissimo manto di foglie bagnate e rami all’interno del bosco rischiando di cadere ad ogni passo. Alla fine però con la dovuta prudenza arriviamo al sentiero 102 proveniente dal paese, dopo quasi quattrocento metri di foglie secche e adrenalina.

Arrivati al sentiero comodo e in leggera discesa camminiamo spediti verso il paese, fiancheggiando di nuovo il ruscello, dove approfitto per la solita rinfrescata, dopo la gran sudata della discesa. E così dopo circa sette ore di cammino arriviamo di nuovo in paese dove ci attardiamo a chiacchierare con un mito di questi monti, Luca Mazzoleni, grande esperto di montagna e gestore del rifugio Franchetti insieme al suo bellissimo cane Zen.

Meritata foto di gruppo, saluti e via all’auto giusto in tempo per prendere le prime gocce di pioggia che però finisce ancor prima di iniziare. Ci cambiamo e per concludere degnamente la giornata ci dirigiamo nel bar del paese per la solita birretta ristoratrice, prima di affrontare il lungo viaggio di rientro.

Grazie a Andrea, Stefano, Francesco M. e Francesco L. per la piacevole compagnia.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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