2024-04-30 Translepini da Carpineto Romano


2024-04-30 Translepini da Carpineto Romano

Localita' di partenza – SR609 Carpinetana Km 25.800, Carpineto Romano (RM)
Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 41.585366, 13.119570, 690 metri

Distanza percorsa – 52.00 Km
Salita accumulata – 3100 metri
Durata dell’escursione – 14 ore 30 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Lo scorso anno in compagnia di Augusto ho percorso un impegnativo cammino sui Monti Lepini. Ed ora siamo di nuovo tornati su questi bellissimi e impegnativi sentieri per una nuova Translepini.
Siamo partiti dall'inizio del sentiero che porta alla Sorgente del Carpino, alle cinque del mattino, alla luce delle lampade frontali.
Alla partenza fa freddo ma bastano pochi minuti della ripida salita per scaldarci. Mezz'ora circa di cammino e siamo alla sorgente. Prendiamo ora il sentiero 724, direzione Est, in leggera salita. Ora sui Lepini, i sentieri anche quando sono ufficialmente segnati, soprattutto di notte con le frontali, non sono facili da seguire e infatti qualche fuori pista lo accumuliamo ma fa parte del gioco quando si viene da queste parti.
Superato da poco il bivio col sentiero 722, proveniente da Santa Serena il cielo inizia a schiarire e possiamo riporre le frontali.
Da ora si prosegue su una traccia di sentiero non sempre evidente che lo scorso anno, durante la Fenice, ci ha fatto penare non poco. Fortunatatemte qualche altro frequentatore dei Lepini ha lasciato qualche segno che ci aiuta nei punti più intasati dalla vegetazione.Arriviamo così alla sella del Monte Sentinella dove inizia la discesa verso Fontana le Mole, stavolta su sentiero decisamente più evidente.
Siamo alla fonte. Percorsi i primi 10 Km, facciamo uno spuntino ma soprattutto un'abbondante bevuta.
Ripartiamo lungo la stradina che in pochi minuti ci porta fino al Santuario di San Luca.
Dietro la piccola chiesetta parte il sentiero 730 che ci conduce in leggera salita nei pressi di Colle di Trevi dopo un centinaio di metri di ascesa.
Puntiamo ora verso Monte Cacume che aggiriamo sul versante Sud. Piccola sosta alla Fonte Scorciapane prima di iniziare la lunga discesa verso Patrica lungo il sentiero di Dante.
Lasciata Patrica si scende ancora fino a raggiungere il punto più basso della giornata, quota 200 metri prima dell'abitato di Supino.
Ci fermiamo ad una fonte per una sosta prima di affrontare la parte più impegnativa della giornata: l'interminabile salita verso Monte Gemma, 1250 metri sopra di noi.
Si inizia subito con buona pendenza su strada fino a raggiungere il paese per poi proseguire, sempre su strada.
Nonostante la ripida e il caldo che inizia a farsi sentire, procediamo con un'andatura veloce. Facciamo un'ultima breve sosta alla fonte del Pisciarello e poi si riparte.
Un ultimo tratto di asfalto e via. Davanti a noi la via si impenna minacciosa lungo una strada sterrata dritta e implacabile che non promette nulla di buono.
L'andatura e buona e procediamo velocemente nonostante la pendenza, sempre molto severa, non accenni a diminuire.
A quota 800 metri circa, il sentiero devia verso Est tagliando il ripido fianco della montagna, con una pendenza appena meno severa, fino ad arrivare ai 950 metri della Torricella.
Finalmente ci possiamo cocedere un po' di respiro. Raggiungiamo Colle di Trevi con il sentiero che procede ora in falsopiano lasciandoci riposare qualche minuto prima della rampa finale.
E si ricomincia. Mancano poco meno di 500 metri alla vetta e la via si impenna impietosa. L'andatura stavolta ne risente e procediamo più lenti. A metà salita, una piccola sosta per immettere qualche caloria prima di ripartire.
Maciniamo gli ultimi metri di salita e, poco dopo le tredici e trenta raggiungiamo la Croce di Monte Gemma, per una volta visibile, senza nebbia.
Ci fermiamo il tempo di una foto e ripartiamo. Superiamo i pochi metri che ci separano dalla vera vetta, salutiamo un gruppo di escursionisti che sta riposando in cima e ci tuffiamo veloci lungo la discesa verso Fonte Serena.
Siamo a trenta km fatti e poco più di nove ore di cammino. Anche quì, ricco spintino e abbondante bevuta. Siamo appena a metà strada anche e anche se la parte più tosta del cammino è fatta, manca ancora tanta strada.
Si riparte lungo una ripida salita di quasi trecento metri lungo il sentiero che passa sotto il Semprevina e, si prosegue, direzione Nord, verso la prossima meta, la Croce di Sprone Maraoni.
Si viaggia all'interno di un bellissimo bosco rimanendo sempre itorno alla quota di 1350 metri circa. Il cammino è piacevole e ci permette di riposare dopo l'ammazzata del Gemma.
Sono le sedici quando arriviamo sulla Croce di Sprone Maraoni.
Dovremmo ora proseguire lungo il percorso preparato ma facendo un rapido calcolo vediamo che arriveremmo alla fine intorno alle undici di sera e non è il caso.
Decidiamo di tornare indietro quindi fino alla sella del Montevina e da quì, proseguire lungo il sentiero 718, direzione Ovest per raggiungere il Monte Malaina alle sei del pomeriggio.

Brindisi sul Malaina, vetta più alta della giornata

Comincia a fare fresco. In cima c'è una leggera e fredda brezza che ci consiglia di coprirci. È l'ultima vetta e manca solo la discesa fino alle macchine. Mangiamo qualcosa ma soprattutto è il momento del brindisi. Un bel bicchiere di Nocino fatto in casa ci scalda e ci rinfranca dopo  le fatiche di questa Translepini.
Ed ora rimane da affrontare la discesa. La prima parte è su una insidiosa sassaiola ma il liquorino aiuta e procediamo spediti. Si entra quindi nel bosco e facendo un po' di attenzione riuscamo a scendere veloci senza problemi raggiungendo quindi la Fonte del Carpino.
L'ultimo tratto è su una stradina sterrata che, anche se ripida, non presenta problemi e finalmente arriviamo alle auto dopo quattordici ore e mezza di impegnativa marcia.
E dopo il cambio con abiti asciutti non rimane che affrontare le fatiche del rientro a Roma.

Ed ora, qualche foto di questa bella e, molto impegnativa giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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