2018-06-16 Il monte Brancastello

2018-06-16 Il monte Brancastello

Localita' di partenza – Strada per l'albergo di Campo Imperatore, Km 5,800 (1810 m.) (AQ)

Distanza percorsa – 12,35 Km

Salita accumulata – 680 metri

Durata dell’escursione – 5 ore 15 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

Era il Giugno del 2008 quando cercando su internet informazioni per raggiungere il Velino trovai un gruppo che aveva pubblicato le informazioni che stavo cercando. Preso dalla curiosità iniziai a esplorare il suo sito. Alla fine decisi di contattarli e, il sette del mese partecipai alla prima escursione alle gole del Salinello, con il mitico gruppo ZainInSpalla, condotto con amore e competenza da Marco e Massimiliano.

Dopo dieci anni, di cui la maggior parte passata come Segretario nel direttivo eccomi a raccontare l’escursione del decennale. Anche se tecnicamente non impegnativa, questa escursione sul Brancastello, tratto iniziale del ben più faticoso sentiero del Centenario, ha avuto un sapore particolare, anche se ora sono solo un semplice associato a questo gruppo da cui ho avuto tanto in termini di esperienza e amicizia.

Partiti dal parcheggio situato lungo la strada che sale all’Albergo di Campo Imperatore (bivio al Km 5.800) abbiamo percorso la stradina sterrata fino a Vado di Corno, il passo che separa il Monte Aquila dalla cresta iniziale del Centenario, indicato dall’ormai noto cartello.

Arrivati al vado il Corno Grande si concede, anche se parzialmente coperto, ai nostri sguardi. Come non approfittare di questa vista per qualche foto?

Lasciato il vado iniziamo a percorrere il sentiero di cresta in direzione del Brancastello. Si viaggia con una pendenza ancora modesta e su terreno molto facile. Lungo la cresta intanto si vede tutta la costa Teramana alla nostra sinistra anche se la visibilità non ci permette di vedere il mare.

Intanto la prima ora di cammino è passata e una piccola sosta è d’obbligo. Il caffè di Claudio, e un dolce fatto in casa che ho portato per festeggiare l’evento allietano il chiassoso gruppetto di partecipanti prima di ripartire.

Ripartiamo. Anche se il cielo si mantiene grigio con le nuvole che si abbassano sempre di più, la temperatura (almeno per me, e per qualcun altra) si mantiene accettabile tanto da rimanere in maglietta. Le nuvole intanto si abbassano e la visibilità comincia a peggiorare ma senza diventare critica.

Affrontiamo così il primo tratto di vera salita. E qui comincia a farsi sentire il vento e con esso il freddo. Ci si comincia a coprire ma si riesce a proseguire senza troppi problemi arrivando così al bivio per il Pizzo san Gabriele. Un po’ alla cieca lasciamo la cresta e, aiutati dai numerosi GPS puntiamo verso questa cima secondaria poco lontana dal sentiero e in pochi minuti ne raggiungiamo la vetta dove è posata un’effige del santo.

Foto per tutti prima di ritornare sui nostri passi per raggiungere di nuovo il sentiero. Arriviamo così al secondo tratto ripido dove, per un attimo abbiamo l’illusione che il cielo stia per aprirsi e il sole decida di accompagnare i nostri passi ma è un’illusione. Le nuvole scendono di nuovo a rendere l’ambiente intorno a noi bianco e ovattato. Pazienza …

Ultimo tratto di salita e arriviamo in prossimità della vetta. Un residuo nevaio è l’occasione per qualche foto a testimonianza del carattere “invernale” di questa escursione. Dopo la foto, pochi passi e raggiungiamo la cima e anche qui, nonostante il vento quasi insopportabile, ci scateniamo con le foto di cima (in fondo, se uno va in montagna e, raggiunta la vetta non si scatta qualche foto, che ci va a fare?)

Pero oggi in cima non si può restare e così, dopo le foto scendiamo rapidamente e ci fermiamo per la sosta pranzo nei pressi del nevaio, appena sotto la vetta dove siamo riparati dal vento e si sta bene.

Il gruppo ZIS sotto la cima del Brancastello

Foto di gruppo con la cima del Brancastello alle nostre spalle e via alla consueta pappatoria. E dopo il mio un altro ciambellone, creazione della mitica Luigia, fa la sua comparsa, oltre a ciambelle cioccolate e tanto altro (con gli ZIS non si rischia di morire di fame).

Alla fine si riparte e sul ritorno, che effettuiamo esattamente sulla via dell’andata c’è poco da dire. Quando siamo quasi al vado di Corno incrociamo Matteo e Italo che arrivano dal passo delle Capannelle il primo e da Campo Imperatore il secondo, diretti a Fonte Vetica: stanno effettuando quello che chiamiamo il bi-centenario. Un percorso di 40 Km e 3700 metri di salita acumulata. Dopo i saluti e i meritati complimenti li lasciamo alla loro impresa e proseguiamo. Breve sosta a vado di Corno prima di percorrere gli ultimi metri fino al parcheggio, da dove, dopo la svestizione, raggiungiamo Fonte Cerreto per brindare ai miei dieci anni con ZIS e al compleanno dell’inossidabile Alberto che il giorno successivo festeggia il suo settantunesimo compleanno.

Grazie a tutti i partecipanti.

Ed ora, le foto della giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2018-06-16 Il monte Brancastello