2024-07-27 M. Prena per la via Cieri

2024-07-27 M. Prena per la via Cieri

Localita' di partenza – Inizio della Fornaca, nei pressi di Fonte Vetica (AQ)
Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.403281, 13.711874, 1580 metri

Distanza percorsa – 15,40 Km
Salita accumulata – 1310 metri
Durata dell’escursione – 8 ore 40 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Si torna sul Monte Prena passando dalla via Cieri, percorso alpinistico, si ma relativamente facile che da la possibilità di mettere le mani sulla roccia anche a chi non ha mai provato questa esperienza e questa volta ci sono andato in compagnia di Andrea, Leonardo, Massimo, Lucia ed Augusto. Questa volta, in via del tutto eccezionale lascerò proprio ad Augusto l'onore e l'onere di raccontare la giornata, visto l'entusiasmo e la gioia con le quali ha affrontato l'escursione. Godetevi il suo racconto e, alla prossima

Il monte Prena per la Via Cieri ... e la bellissima Cima delle Veticole

Anche quest'anno, gli ultimi giorni di luglio sono i più caldi, ma è il periodo in cui si organizza l'annuale gita in montagna con gli amici di Roma. Il capo spedizione è sempre Marco, ma la promotrice è comunque Lucia. Loro organizzano e io vado. Come da tradizione il campo di gioco è il Gran Sasso, luogo bello ma soprattutto unico. Quest'anno compagni di gioco Andrea col figlio Leonardo da Frosinone e Marco da Roma con Massimo. Marco ci propone il Prena per la via Cieri, passando per l'Informace. Andrea e il figlio Leonardo, collezionisti di tutte le cime conosciute, chiedono ed ottengono di aggiungere le Veticole. Per una giornata di caldo record, dove l'unica ombra è quella della macchina, è sicuramente azzeccato. Bisogna riconoscere che le Veticole, con i pendii ripidi ed erbosi, hanno una poesia che io non ho capito, ma Lucia è stata contenta perché ha trovato un bel ciuffo di stelle alpine. Marco e gli altri sono stati felici di aggiungere qualche altro centinaio di metri di dislivello, sempre sotto il sole battente. Finalmente arriviamo alle pendici del Prena e alla via Cieri, il percorso si svolge in un canale ingombro di rocce e pietre tecnicamente non difficile, ma che richiede attenzione. Ovviamente sono tutti entusiasti della bellezza del luogo e divertiti dal mettere le mani sulla roccia. A me sembra solo una pietraia infuocata, ma evidentemente non sono all'altezza dei miei compagni. Raggiunto l'Infornace, Lucia distribuisce la crostata che avrei dovuto mangiare io a colazione, foto di rito e via di corsa per la salita al Prena. Il percorso richiede di nuovo attenzione poiché non vi è una sola pietra ferma al suo posto. Considerando che ci sono solo pietre, come dicono i miei compagni, è molto divertente. Indimenticabile il passaggio con la corda che, secondo Marco, si sarebbe potuta evitare utilizzando una evidente scaletta sulla roccia che ha visto e utilizzato solo lui. Ma anche il Prena è conquistato.

In vetta al Monte Prena

Finalmente Lucia ed io possiamo addentare il nostri panini con la birretta di ordinanza. Provo però vergogna che gli altri tirino fuori dagli zaini tutta una serie di scatoline contenenti semi di ogni foggia e colore. Massimo, che in effetti sembra una brava persona, invece aveva della semplice frutta. Discesa veloce fino a vado Ferruccio con la novità di un terreno costituito esclusivamente da pietra, ovviamente instabile ed infuocate dall'onnipresente sole. Giunti a vado di Ferruccio, io per ultimo, gli altri propongono la salita al Camicia. Per educazione e rispetto di chi legge non riporto testualmente la mia risposta. I miei simpatici compagni, nonché mia moglie, mi comunicano allegramente che era uno scherzo, per loro un simpatico scherzo. Sicuramente Marco sarebbe salito e sceso un paio di volte, e questo è uno dei motivi per cui ci vediamo una sola volta l'anno. Giunti alla fine della discesa, stanchi, almeno io, certamente non puliti e profumati, assetati e arsi dal sole percorriamo allegramente, in solo poco meno di un'ora, l'infinito fiume di ghiaia che ci riporta alle macchine. Mentre cambiamo le scarpe, mia moglie, la donna che dice di amarmi, comincia a prendere accordi per il fine settimana successivo, chiaramente al Gran Sasso. Il mio pensiero è uno solo: pozza chiove!!! Terzo tempo alla Camardella con birra e arrosticini.

Ed ora, le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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