2024-07-13 UTGS 2024 Pacer


2024-07-13 UTGS 2024 Pacer

Localita' di partenza – Casale san Nicola (TE)
Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.482920, 13.601673, 850 metri

Localita' di arrivo – Prati di Tivo (TE)
Coordinate e quota di arrivo (WGS84) – 42.499655, 13.559225, 1470 metri

Distanza percorsa – 42.00 Km
Salita accumulata – 3630 metri
Durata dell’escursione – 14 ore 30 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Ci siamo, dopo aver partecipato per due anni all'UTGS sulla distanza dei 63 Km e aver fatto la "scopa" nella scorsa edizione della 110 Km, quest'anno ho affrontato di nuovo questa impegnativa competizione come "pacer" di Augusto.
I concorrenti della gara di 110 Km avevano la possibilità di chiedere la partecipazione di un "pacer" cioè di un accompagnatore ma solo dal sessantaseiesimo Km fino all'arrivo cioè da Casale San Nicola a Prati di Tivo, con lo scopo di avere un aiuto e un conforto ma esclusivamente morale nel tratto più impegnativo di questa competizione.
Augusto mi ha chiesto di essere il suo accompagnatore ed io, dopo le numerose avventure affrontate insieme ho accettato volentieri.
Siamo partiti venerdì mattina da Roma per essere a Prati di Tivo poco prima della consegna dei pettorali. Dopo aver preso possesso della camera presso il residence ci rechiamo alla partenza.
Sbrigate tutte le formalità ci tratteniamo per qualche chiacchiera con gli altri concorrenti ed amici presenti prima di tornare in stanza per qualche minuto di riposo prima della partenza.
Ci siamo, dopo la preparazione io ed Augusto torniamo di nuovo alla partenza. L'adrenalina nei concorrenti sale e la tensione prima di affrontare questa impresa, è alle stelle.
Ultime informazioni dall'organizzazione e ultimo in bocca al lupo ad Augusto e, alle tre e mezza in punto viene data la partenza.
Torno in stanza per riposare un paio d'ore prima di prepararmi a mia volta. Alle sei un pulmino dell'organizzazione mi porterà insieme a Marco e Stefano, gli altri due pacer, a Casale san Nicola.
Arriviamo che sono quasi le sette e mezza. Ci fermiamo a mangiare qualcosa presso il ristorante Casale. Intanto i volontari iniziano ad allestire il punto di ristoro nella piazzetta del paese.
Comincia a fare buio ed io cerco una sistemazione per riposare un po' in attesa che arrivino i concorrenti.
Alterno momenti di riposo a qualche chiacchiera con Silvio e alla sua compagna approfittando per stuzzicare anche qualcosa dal ricco ristoro che hanno preparato.
Alle dodici e mezza circa arriva il primo, che poi risulterà il vincitore della gara con un tempo di molto inferiore alle venti ore.
E intanto passa così la notte, fra qualche momento di riposo e l'arrivo degli atleti. Io aspetto l'arrivo di Augusto che, dalla sua tabella di marcia dovrebbe avvenire fra le cinque e le sei e, infatti, con i primi raggi di sole arriva.
Si ferma al ristoro per un cambio di abiti, un momento di meritato riposo e un abbondante ristoro e finalmente, poco dopo le cinque e trenta partiamo.
Lasciamo Casale san Nicola con il sole che fa capolino dal mare e seguendo la stradina che uscendo dal paese ci conduce verso la cascatella alla fine del Vallone dell'Inferno per poi proseguire nel bosco fino all'inizio della prima salita vera, che da quota 1089 metri ci porterà al Vaduccio prima (1673 metri)  e a Vado di corno poi (1924 metri). Anche se è mattina, la temperatura è già alta e solo un vento leggero ci salva. Affrontiamo la salita con un buon passo ma senza esagerare, visto che Augusto ha già nelle gambe una settantina di Km e ce ne aspettano quasi 40 ancora.
Arriviamo a Vado di Corno dove c'è un punto acqua. Ci riforniamo prima di riprendere la salita verso Monte Aquila. Anche nella successiva salita procediamo cercando di dosare le forze per le fatiche successive.
A metà salita circa veniamo superati dal primo concorrente della gara dei 63 Km con cui abbiamo parte del percorso in comune.
Il ragazzo procede come un treno, ci saluta, ci fa i complimenti e poi sparisce così come era arrivato.
Sono passate da poco le nove e trenta quando raggiungiamo la vetta di Monte Aquila.

Monte Aquila

Una foto di cima merita qualche momento di pausa prima di rimetterci in cammino. Ripartiamo in direzione del Rifugio Duca degli Abruzzi, prima e di Campo Imperatore poi, dove è presente un altro ristoro e un altro controllo orario. Dopo qualche problema nel trovare dove è stato allestito il punto sosta, vista la confusione presente nel piazzale, riusciamo a localizzarlo. Abbiamo a questo punto poco più di un'ora di margine da gestire. Mangiamo e ci rimettiamo in cammino. Superiamo il mega affollamento nel piazzale per dirigerci a destra del Monte Scindarella dove inizieremo il sentiero di discesa verso Valle Fredda.
Poche decine di metri e tutto il casino sparisce. Siamo soli di nuovo con la nostra fatica e con la consapevolezza di farcela.
La discesa lungo Valle Fretta è veloce e senza problemi a parte il caldo che aumenta sempre di  più man mano che perdiamo quota. Nella parte bassa della valle nemmeno il poco di vento che avevamo in quota riesce a passare.
I due km di asfalto poi fino a Fonte Cerreto sono i peggiori ma alla fine arriviamo a Fonte Cerreto. Un altro ristoro e un altro controllo orario, l'ultimo.
Ci rifocilliamo ma soprattutto ci carichiamo di quasi due litri di acqua a testa prima di ripartire. Inoltre approfittiamo della fontana per bagnarci il più possibile. Ci mettiamo in marcia all'una, con due ore di margine, avendo recuperato molto durante la discesa.
Ci aspetta il momento peggiore. La salita inizia nel bosco, il poco di vento non passa fra gli alberi e la temperatura è infernale. Saliamo con molta molta calma cercando di risparmiare il più possibile le forze per superare questa che sarà la parte più dura della giornata. Nei quasi ottocento metri di salita che ci separano da Fonte della Portella consumiamo l'acqua che ci eravamo portati ma la cosa era pensata.
E arrivati alla sorgente ci rinfreschiamo facendo di nuovo il pieno di acqua. Ripartiamo rinfrancati e con la temperatura che intanto è diventata molto più sopportabile. Poco dopo le tre e mezza superiamo il Passo della Portella ed iniziamo la discesa verso il Rifugio Garibaldi dove arriviamo in una quarantina di minuti.
Piccola sosta prima di iniziare la salita finale, quasi cinquecento metri verso il Passo del Cannone, punto più alto del percorso.
Fortunatamente la salita è spezzata in più parti e si alterna con brevi tratti più riposanti e alla fine quando manca una quindicina di minuti alle sei raggiungiamo il Passo del Cannone. Anche se conosciamo bene questo impegnativo tratto di sentiero, attrezzato con corde fisse, approfittiamo volentieri dell'aiuto del soccorso alpino per superarlo, vista la stanchezza dovuta al percorso fatto. La discesa termina poi con l'arrivo al Rifugio Franchetti dove approfittiamo dell'ultimo ristoro per prendere acqua e mangiare qualcosa.
Ormai è quasi fatta: superata l'impegnativa discesa fino alla Madonnina ci possiamo rilassare nel tratto successivo lungo il pratone fino a Cima Alta, che raggiungiamo intorno alle sette e trenta. Superato il rifugio rimane ora solo di arrivare a Prati di Tivo. Dopo qualche decina di metri lungo la strada il percorso entra nel bosco. La voglia di arrivare è tanta e sebbene stanchi procediamo veloci lungo il sentiero.
Purtroppo a causa di un po' di confusione con le bandierine posizionate in questo tratto e con la traccia GPS dell'organizzazione che non è corretta perdiamo una quindicina di minuti prima di ritrovare la corretta via ma ormai ci siamo. Non si sente più la stanchezza e ci mettiamo anche a correre fino ad arrivare a Prati di Tivo.
Sono quasi le otto e un quarto quando Augusto taglia il traguardo chiudendo così il conto in sospeso che aveva con l'UTGS ed io lo seguo a ruota. Nell'entusuasmo e nella felicità del momento vengo premiato anche io che ho fatto "solo" quarantadue Km anche se sono i più belli e difficili di questa gara.
Augusto è felice e anche un po' commosso per essere riuscito a concludere la competizione. E dopo i complimenti di tutti i presenti ci congediamo per andare a toglierci lo sporco e la fatica di dosso con una doccia rigenerante prima e una succulenta cena poi, a concludere questa avventura.

E nonostante tutto sono anche riuscito a scattare qualche foto che potete vedere nell'album quì riportato.
Buona visione.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2024-07-13 UTGS 2024 Pacer