2024-05-18 M. Portella, Confalonieri e Aquila da Fonte Cerreto


2024-05-18 M. Portella, Confalonieri e Aquila da Fonte Cerreto

Localita' di partenza – Parcheggio M. Simoncelli, Fonte Cerreto (AQ)
Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.426399, 13.527457, 1148 metri

Distanza percorsa – 24.20 Km
Salita accumulata – 1870 metri
Durata dell’escursione – 7 ore 22 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Salire sulle vette del Gran Sasso da Fonte Cerreto è ormai un'abitudine consolidata da diversi anni ma avevo sempre percorso solo due sentieri: quello che passa per la Fonte della Portella fino al Passo del Lupo e il Sentiero dei Valloni.
In tutto questo tempo non avevo mai percorso il Sentiero di Valle Fredda e quindi era giunto il momento di colmare questa mancanza.
Per l'occasione ho contattato Stefano che ha subito accolto la proposta e ha deciso di seguirmi.
Arriviamo al parcheggio Simoncelli ale sette e ci prepariamo per la partenza. Raggiungiamo la partenza della funivia e imbocchiamo il sentiero per Passo del Lupo.
La pendenza iniziale, contrariamente al Sentiero dei Valloni, non è elevata e possiamo scaldarci a dovere senza soffrire più di tanto. Senza esagerare con l'andatura procediamo lungo la bella salita, fermandoci solo qualche minuto alla fonte di Portella per una graditissima bevuta di acqua fresca, per raggiungere Passo del Lupo, prima e Passo della Portella, dopo circa due ore di cammino.
In prossimità del passo un freddo e fastidioso vento inizia a farsi sentire ma è ancora sopportabile.
Iniziamo la ripida salita verso Monte Portella che dopo il primo tratto diventa molto più dolce, quasi pianeggiante e rapidamente arriviamo sulla vetta della Portella.

Monte Portella

Fa freddo e tocca coprirsi. Lasciata la vetta percorriamo velocemente la facile cresta, raggiungiamo e superiamo il rifugio Duca degli abruzzi e raggiungiamo Picco Confalonieri, seconda vetta della giornata.

Picco Confalonieri

Lasciato il picco affrontiamo la breve discesa fino alla Sella di Monte Aquila per ricominciare la salita successiva. Niente di particolarmente faticoso o complicato e velocemente raggiungiamo la cresta finale, in vista della cima. Il vento quì è decisamente forte e freddo. Pochi minuti e raggiungiamo anche la vetta di Monte Aquila.

Monte Aquila

Di sostare in cima non è proprio il caso. Dopo la foto di vetta ripartiamo lungo la cresta che ci porterà a Vado di Corno. Affrontiamo il primo tratto di discesa, un po' più tecnico ma semplice anche perché ormai la neve è quasi del tutto sparita e i pochi nevai rimasti non ci ostacolano assolutamente.
Dopo una divertente discesa mani e piedi su roccette la cresta spiana prima di ricominciare a scendere.
Con la discesa inizia anche il tratto più semplice. Il sentiero è comodo e pulito e consente un'andatura veloce. Con il Corno Grande e il Vallone dell'Inferno alla nostra sinistra a farci compagnia scendiamo veloci fino a raggiungere in meno di un'ora dalla cima il Vado di Corno, a poco più di 1900 metri di quota.
Scendendo abbiamo anche lasciato il freddo vento della cima e possiamo alleggerire di nuovo. Seguiamo la stradina che scende al parcheggio per poco meno di un chilometro fino all'inizio del sentiero 215 (sulla carta). Si viaggia praticamente in piano per un paio di chilometri prima di salire e raggiungere la strada che sale a Campo Imperatore in corrispondenza del bivio per il rifugio Fontari. Attraversata la strada il sentiero sale ripido lungo una pista di sci ma è breve. Pochi minuti di salita e arriviamo ad incrociare il sentiero che arriva da Campo Imperatore e che scende verso Valle Fredda e Fonte Cerreto.
Ci siamo, inizia il tratto nuovo. I segni non sono proprio frequenti ma ci aiutiamo col GPS e riusciamo a trovare il sentiero. Superiamo un lungo traverso seguendo direzione Sud per poi scendere verso un canalone erboso e risalire dalla parte opposta. È ora di fare una bella sosta. Il vento è assente e davanti a noi lo spettacolo del Corno Grande, della Cresta del Centenario sono la cornice ideale per un pranzo a tre stelle. E dopo la pappa non poteva mancare un brindisi, per festeggiare questa bella escursione.
Ripartiamo mantenendo la direzione Sud, Sud - Est. Siamo in vista della sella che separa Monte Cristo dalla Scindarella. Il sentiero si fa più ripido ma sempre facile e ben tenuto. Alla nostra sinistra i brutti ruderi dell'albergo mai realizzato nella Fossa di Paganica.
Raggiunta la sella, il sentiero cambia bruscamente direzione. Si va ora verso Ovest per scendere lungo Valle Fredda. Sono circa tre chilometri per quasi settecento metri la discesa fino alla strada per fonte Cerreto, che vediamo davanti a noi praticamente per tutta la discesa.
Il sentiero è molto bello e, in alcuni tratti consente anche qualche passo di corsa, giusto per sgranchire un po' i muscoli delle gambe.
Raggiunta la strada percorriamo velocemente i circa due chilometri che ci separano dal parcheggio, dove arriviamo dopo quasi sette ore e mezzo di cammino, soddisfattissimi per questo bel giro. E per concludere in bellezza la giornata, prima del rientro a casa, una meritata sosta alla Camardella per una fresca birra accompagnata da ottimi arrosticini.

Ed ora, le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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