2024-02-27 Alta via della Fenice
Localita' di partenza – Pian della Faggeta, Carpineto Romano (RM) Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 41.578137, 13.106806, 870 metri
Distanza percorsa – Circa 108.00 Km Salita accumulata – 6300 metri Durata dell’escursione – 39 ore (comprese 2 ore di sosta allo stazzo Canali)
Mappa dell'escursione
Profilo altimetrico dell'escursione
Vista 3D dell'escursione
Da qualche anno ho iniziato a frequentare i Monti Lepini sempre più spesso soprattutto grazie ad Augusto che continua a coinvolgermi nelle sue avventure. L'Alta via della Fenice è una di queste. Ci abbiamo provato lo scorso anno ma una serie di difficoltà ha impedito di terminarla ma ci è servita come esperienza e quest'anno alla fine ci siamo riusciti. Riassumere in queste poche righe una simile esperienza sarà difficile ma ci provo.
Dalle 5:30 alle 6:50 Da pian della Faggeta alla sorgente del Carpino Mi incontro con Augusto ed Alessandro in località Pian della Faggeta, vicino a Carpineto Romano che è ancora buio. Ci prepariamo alla luce delle frontali e, alle cinque e trenta in punto ci mettiamo in cammino, timorosi per quello che ci aspetta ma fiduciosi del buon esito dell'impresa. Percorriamo per circa un chilometro la sterrata che parte dal parcheggio per poi svoltare a sinistra a puntare una piccola sella situata a Sud - Est del Perrone del Corvo, chiamata valico de Jo Cursore. Breve salita fino al valico e poi veloce discesa fino a raggiungere la strada proveniente da Carpineto, in località Cona di Selvaplana Intanto è ormai giorno e possiamo riporre le frontali. La percorriamo verso il paese per poche centinaia di metri fino al primo bivio. Da li una strada sterrata ci porterà lungo una breve ma ripida salita fino all'Acqua del Carpino, a poco più di 900 metri di quota.
Acqua del Carpino
Dalle 6:50 alle 9:24 Dalla sorgente del Carpino al Santuario di San Luca Lasciamo ora la comodità della strada per il sentiero 724. Si passa dentro un bellissimo bosco. Seguiamo il sentiero per circa tre chilometri. Dopo aver superato un'altura troviamo una deviazione verso destra, lungo un sentiero non sempre evidente. Rispetto allo scorso anno però qualche volenteroso lo ha arricchito di segni che si rivelano molto utili per districarsi nei punti dove la via sparisce. Raggiunta la sella posta a <nord del Monte Sentinella inizia più evidente una discesa di un paio di chilometri che ci porta fino alla Fontana le Mole. Pochi minuti per fare provvista di acqua e seguendo una stradina asfaltata raggiungiamo il Santuario di San Luca.
Santuario di San Luca
Dalle 9:24 alle 11:50 Dal Santuario di San Luca a Patrica Lasciato il Santuario seguiamo il sentiero 730 abbastanza evidente e segnato fino a passare vicino a Colle di Trevi. Da quì il sentiero continua verso Sud - Est in direzione di Monte Cacume che ci sta accompagnando ormai da diverso tempo. Superiamo Fonte Savino prima e Fonte Scorciapane poi. Stiamo camminando sotto l'imponente mole di Monte Cacume che ci sta accompagnando da quando abbiamo iniziato la lunga discesa dalla sella di Monte Sentinella.Inizia ora la lunga discesa fino a Patrica denominata Sentiero di Dante. Lungo il bellissimo percorso ci sono diversi richiami alla Divina Commedia e ai suoi personaggi.Discesa terminata e siamo a Patrica.
Patrica
Dalle 11:50 alle 13:30 Da Patrica alla Fonte Pisciarello di Supino Attraversiamo velocemente il piccolo borgo e, appena usciti dal centro abitato sulla sinistra troviamo un cartello che indica il Sentiero Verdesca Marotta. Si scende abbastanza facilmente lungo la via ricca di vegetazione che sta parzialmente richiudendo il passaggio fino a raggiungere un ruscello. Superatolo attraversando un ponticello la strada si allarga. Raggiungiamo un tratto in asfalto prima per poi di nuovo una strada sterrata attraverso un bel bosco. Usciamo dalla sterrata e per una breve discesa raggiungiamo, a quota 190 metri, il punto più basso del nostro percorso. Si torna a risalire avvicinandoci sempre di più a Supino. In paese ci fermiamo presso un forno dove acquistiamo delle ciambelle di produzione locale. Saranno un ottimo aiuto al nostro pasto che consumiamo appena usciti dall'abitato presso la sorgente Pisciarello
Supino
Dalle 13:32 alle 16:00 Da Supino al Monte Gemma Ripartiamo dopo la breve sosta per iniziare uno dei momenti più difficili del nostro cammino. La strada si impenna senza pietà. La salita inizia su asfalto, lungo la strada che porta fino a Fonte Serena. Dopo un chilometro, circa, quota 460 metri lasciamo l'asfalto per una stradina sterrata alla nostra sinistra. La pendenza aumenta ancora di più e la via è dritta come un righello. Fa molto caldo e la salita non concede un attimo di respiro. Ai 580 metri di quota una corta spianata ci fa respirare un po'. Qualche altro metro di stradina prima dell'inizio di un tortuoso sentiero, all'interno del bosco. Continuiamo a salire fino a raggiungere Punta la Torricella prima e Colle di Trevi poi. Siamo di nuovo su sentiero segnato. Dopo qualche attimo di respiro la pendenza torna ad aumentare. Seguiamo il sentiero 730A prima fino a 1132 metri e il sentiero 725 poi fino ad arrivare in vetta al Monte Gemma dopo aver superato un dislivello praticamente continuo di più di 1200 metri
Monte Gemma
Dalle 16:00 alle 18:15 Dal Monte Gemma al Monte Malaina Dal Monte Gemma ci possiamo concedere un attimo di rilassamento. La discesa che incontriamo è veloce, semplice e piacevole. Senza troppi sforzi raggiungiamo la Fonte di Santa Serena. Ci fermiamo per il solito rifornimento di acqua e per mangiare prima di proseguire.Si riparte. Seguiamo il sentiero 718 in leggera e piacevole salita fino a raggiungere la vetta di Monte Malaina.
Monte Malaina
Dalle 18:15 alle 19:30 Dal Monte Malaina alla croce di Sprone Maraoni Torniamo indiatro sui nostri passi fino a quota 1379 e svoltando a sinistra, direzione Nord, camminiamo piacevolmente all'interno di un bosco, più o meno andando verso Nord fino a raggiungere la croce di Sprone Maraoni con il sole ormai basso sull'orizzonte che si prepara a salutarci.
Sprone Maraoni
Dalle 19:30 alle 22:20 Dalla croce di Sprone Maraoni a Gorga Inizia uno dei tratti più scomodi della giornata. In cresta si viaggia su terreno pietroso e difficile con la via non sempre evidente. Superato Monte Favitozzo il sentiero diventa più evidente ed anche segnato. È tempo di preparare le lampade frontali. È buio quando passiamo al rifugio Santa Maria. Viaggiamo spediti nonostante il buio con le lampade che svolgono egregiamente il loro mestiere. Quota 921 metri e troviamo il bivio che indica Gorga. Lasciamo il sentiero per il sentiero che percorre la valle Forana. Si procede con qualche incertezza fino a raggiungere il rifugio Valle Forana. La via procede ora lungo una comoda sterrata fino a quando raggiungiamo l'abitato di Gorga.
Gorga
Dalle 22:20 alle 00:30 Da Gorga a Montelanico Ci fermiamo in piazza per una sosta di qualche minuto e per mangiare qualche cosa. Si riparte. Usciti dal paese seguiamo una strada in discesa, direzione Ovest, per circa tre chilometri. La strada ora devia verso Sud e di fronte a noi troviamo un sentiero non segnato ma ben evidente che percorrendo il Fosso dell'Obbeca ci porterà fino a Montelanico dove arriviamo a notte inoltrata.
Montelanico
Dalle 00:30 alle 4:00 Da Montelanico allo Stazzo Canali Lasciato il paese dopo una breve sosta ci prepariamo ad affrontare un altro tratto molto impegnativo. Siamo sul sentiero segnato che dai 290 metri del paese ci porterà fino a Monte la Croce, 878 metri di quota. È notte, siamo un po' stanchi e nonostante ci troviamo su un sentiero ufficiale ci dobbiamo districare a volte con grande difficoltà, tra deviazioni non evidenti e vegetazione che ingombra la via. Superata la vetta, la situazione peggiora di molto. Pochi e malposti segni non ci aiutano a trovare la giusta direzione. Il fondo inoltre è una insidiosa distesa di sassi. La via sale leggermente fino a quasi mille metri prima di iniziare a scendere. Inoltre avvicinandosi alla strada che porta a Campo di Segni la temperatura diminuisce sempre di più. Finalmente riusciamo ad arrivare alla strada. Saliamo seguendo la via in direzione di Segni per circa mezzo chilometro e finalmente troviamo la sterrata che porta allo Stazzo Canali. Ci accomodiamo per provare a riposare un paio di ore prima di proseguire.
Stazzo Canali
Dalle 6:48 alle 12:10 Dallo Stazzo Canali a Monte Lupone Sono le sei, fuori sta sorgendo il sole ma di dormire non c'è stato verso. Troppo freddo. Ci prepariamo per rimetterci in marcia anche per riscaldarci camminando. Dallo Stazzo saliamo verso la cresta che ci troviamo di fronte fino a raggiungere Punta della Melazza. Non c'è sentiero ma la via è abbastanza evidente. Si cammina sui sassi per la maggior parte del tempo. Superiamo Monte Grugliano prima di iniziare una lunga discesa a raggiungere la strada per Rocca Massima dove possiamo fare scorta di acqua grazie ad alcune bottiglie lasciate nascoste da Augusto qualche giorno prima. Purtroppo Alessandro è costretto a salutarci. Un grosso problema di vesciche ai piedi gli impedisce di proseguire ed è costretto a raggiungere il paese dove fortunatamente aveva lasciato l'auto. Ripartiamo. Pochi metri di asfalto e prendiamo un largo sentiero erboso (finalmente) che inizia a salire verso Monte Pratiglio. Inizia ora un lungo tratto di saliscendi su terreno faticoso seguendo la cresta di Serrone Lungo fino ad arrivare a Monte Lupone.
Monte Lupone
Dalle 12:10 alle 15:22 Da Monte Lupone a Monte Perentile Lasciamo monte Lupone. Il primo tratto di strada è una ripida discesa che arriva fino alla Sella dell'Erdigheta. Inizia ora l'ennesimo tratto di strada ammazzapiedi. La costa delle Tombelle. Lunga cresta pietrosa dove camminare senza inciampare è una scommessa. Con molta fatica e difficoltà riusciamo ad arrivare nei pressi del rifugio JoVolubro. Ci possiamo riposare per qualche minuto visto che ora andremo a percorrere una strada sterrata lungo la Valle le Gotte dove il fondo morbido di erba e terra ci permette di rilassare i piedi fino ad ora provati da questi duri sentieri. Dopo quasi tre chilometri il sentiero gira a sinistra e si impenna, superando circa trecento metri di dislivello fino alla vetta di Monte Perentile.
Monte Perentile
Dalle 15:22 alle 17:23 Da Monte Perentile alla Croce di Capreo Lasciato il Perentile si scende leggermente fino al Passo della Fota, dove confesso che una tentazione di scendere e andare a Carpineto l'ho avuta ma rinunciare ora sarebbe peccato mortale. Inizia l'ultima salita dura della giornata: la lunga e a tratti molto ripida salita delle Matreagne che in 450 metri di dislivello circa ci porta fino alla Croce di Capreo, a 1421 metri.
Croce di Capreo
Dalle 17:23 alle 18:32 Dalla Croce di Capreo al Monte Semprevisa Cominciamo a vedere la fine delle nostre fatiche. La strada scende fino ai 1320 metri di Sella di Mezzavalle per poi tornare a salire ma ormai manca poco. Piccola sosta alla Schiazza di Paolone a recuperare un altro provvidenziale carico di acqua lasciato da Alessandro e via, gli ultimi metri di salita a raggiungere la vetta del Monte Semprevisa, 1536 metri e cima più alta del percorso con doveroso e meritato brindisi. Dispiace solo che non ci sia Alessandro a festeggiare con noi.
Monte Semprevisa
Dalle 18:32 alle 20:29 Dal Monte Semprevisa al Pian della Faggeta Sono ormai passate le sette. Dalla vetta del Semprevisa ci buttiamo a capofitto lungo la discesa finale con l'intento di arrivare alle auto prima che faccia buio, non volendo ricorrere alle frontali per la terza volta. Siamo stanchi ma felici vedendo il traguardo sempre più vicino, traguardo che raggiungiamo dopo 39 ore di cammino.Mentre mi cambio con vestiti asciutti, da Augusto un bellissimo regalo: una maglietta personalizzata preparata per l'occasione. Siamo un po' stanchi ma molto felici per aver terminato questo cammino. Ci vorrà probabilmente qualche giorno per metabolizzare questa impresa e la soddisfazione per averla portata a termine.
Pian della Faggeta Un grosso ringraziamento va ad Augusto e ad Alessandro che dandomi fiducia hanno voluto coinvolgermi in questa grandissima avventura Augusto e Alessandro Ed ora, le foto di questo impegnativo cammino sui Monti Lepini. Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx . 2024-02-27 Alta via della Fenice
Pian della Faggeta
Un grosso ringraziamento va ad Augusto e ad Alessandro che dandomi fiducia hanno voluto coinvolgermi in questa grandissima avventura
Augusto e Alessandro Ed ora, le foto di questo impegnativo cammino sui Monti Lepini. Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx . 2024-02-27 Alta via della Fenice
Augusto e Alessandro
Ed ora, le foto di questo impegnativo cammino sui Monti Lepini.
Guarda le foto in formato album
Autore: Marco DT
Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .