2022-04-14 Dal M. Ienca alla Cima delle Malecoste

2022-04-14 Dal M. Ienca alla Cima delle Malecoste

Localita' di partenza – Strada del Vasto, Assergi (AQ)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.432873, 13.498611, 1060 metri

Distanza percorsa – 17.70 Km

Salita accumulata – 1720 metri

Durata dell’escursione – 8 ore 6 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Contattato da Stefano per questa escursione lungo la cresta delle Malecoste accetto volentieri, approfittando anche delle buone condizioni del tempo.

La partenza avviene in località Camporanero, situata lungo la SP del Vasto, più o meno a 2,9 Km dal bivio per Fonte Cerreto.

Lasciate le auto e preparato il necessario ci mettiamo in marcia lungo la stradina sterrata che con una sbiadita scritta di vernice per terra indica "Sella di Malecoste".

Dopo un primo tratto di salita raggiungiamo un bivio con un'altra stradina sterrata. Noi giriamo a sinistra in direzione del rifugio Le Veci, dove arriviamo in pochi minuti di salita non impegnativa.

Lasciato il rifugio alle nostre spalle proseguiamo più o meno in piano fino ad arrivare nei pressi del fosso Le Sbote, uno dei tanti che scendono dalla montagna, a 1500 metri di quota circa.

Lasciamo il sentierino e deviamo verso destra procedendo lungo il ripido fianco della montagna seguendo il fosso fino a raggiungere, a quota 1800 metri, la strada sterrata che arriva dalla provinciale.

La salita diventa più agevole. Intanto cominciamo a trovare la prima neve. Seguendo la stradina arriviamo allo stazzo, situato a quota 1976 proprio all'inizio della salita finale per lo Ienca.

Qualche minuto di sosta per qualche foto e si riparte per affrontare i poco più di duecento metri che ci separano dallo Ienca, che raggiungiamo alle nove e quaranta circa.

Piccola sosta per mangiare qualcosa, godere del panorama circostante dominato dal massiccio di Monte Corvo e per indossare i ramponi, necessari per affrontare la ripida discesa verso il Monte Morrone, sotto di noi.

La discesa, una volta attrezzati, è rapida e divertente anche perché la neve è dura ma non ghiacciata e non ci da problemi.

Finita la discesa siamo di nuovo sull'erba e ci togliamo i ramponi per percorrere il breve tratto di sentiero che ci separa dalla vetta dove arriviamo per le dieci e venti minuti.

Anche qui breve sosta fotografica e ripartiamo, per puntare al Piano di Camarda, ampia sella fra lo Ienca e il Pizzo di Camarda.

Una piccola pausa per qualche foto alla pozza ghiacciata che in estate funge da abbeveratoio per le bestie e iniziamo la salita verso la vetta.

Ci aspettano circa trecento metri di dislivello ma la salita non è dura e, anche distratti dal panorama, procediamo spediti per essere in vetta poco dopo le undici e trenta, non male.

Approfittiamo della presenza di un escursionista per farci scattare una foto vicino alla croce di vetta prima di ripartire.

Affrontiamo ora la parte di cresta più accidentata e la presenza della neve non aiuta, regalandoci anche qualche innocuo scivolone. In tutto questo ci tengono compagnia alcuni camosci che dopo i soliti soffi minacciosi decidono di lasciarci perdere e andarsene per la loro strada.

In un'ora circa siamo alla Sella di Malecoste, circa 2229 metri. Mancano solo i duecento metri finali verso la cima più alta della giornata. La fatica accumulata si fa sentire ma ormai manca poco e bisogna stringere i denti.

Il primo tratto, su sentiero viene affrontato senza troppi problemi fino a quando raggiungiamo la neve. Non è ghiacciata e si riesce a salire in sicurezza usando solo la piccozza pronta per essere usata in caso di scivolata.

Aggirando qualche tratto più duro finalmente svalichiamo sulla cresta finale. Ancora pochi minuti di marcia quasi in piano e, all'una siamo sulla Cima delle Malecoste.

Io e Stefano sulla Cima delle Malecoste

C'è un leggero venticello fresco ma una volta coperti stiamo bene. Possiamo mangiare ma soprattutto brindare con un buon liquorino al finocchio, ottimo additivo per affrontare la discesa.

Rimaniamo in vetta per una ventina di minuti prima di ripartire. Superiamo il primo tratto di ripida discesa sulla neve, cercando i punti dove è meno dura fino a incontrare il sentierino scoperto e, in una ventina di minuti arriviamo di nuovo alla Sella di Malecoste.

Ultima sosta per riporre tutta l'attrezzatura non più necessaria e si riparte per il sentiero Wojtyla. È la quarta volta che scendo da questo sentiero e, ogni volta, soprattutto nel tratto finale, ho avuto problemi per mantenere la traccia, non sempre evidente. Vediamo oggi cosa succederà.

Memore delle volte precedenti, cerchiamo di inquadrare i segni, soprattutto dai 1500 metri in giù e stavolta, finalmente, riusciamo a seguire la traccia corretta, decidendo che chi ha tracciato la via lo ha fatto pensando a chi sale e non a chi scende.

Sono passate da pochi minuti le tre e finalmente raggiungiamo la strada e il parcheggio. Dopo una rinfrescatina e un cambio di abiti ripartiamo in direzione della Camardella, tappa fissa per queste escursioni, dove una fresca birra e qualche arrosticino chiudono in bellezza la bella giornata.

Grazie Stefano per la bella giornata.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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