2022-02-19 Torricella dai canalini e Morretano

2022-02-19 Torricella dai canalini e Morretano

Localita' di partenza – Prato Agapito, Campo Felice (AQ)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.241527, 13.357739, 1626 metri

Distanza percorsa – 12.80 Km

Salita accumulata – 640 metri

Durata dell’escursione – 5 ore 23 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Dopo il Velino, ci voleva un'escursione più rilassante con lo scopo di stare all'aperto, in montagna, e così è stato.

Insieme a Daniele abbiamo fatto questo giro che anche senza grandi numeri ci ha dato comunque grandi soddisfazioni grazie anche al paesaggio, sempre incantevole, delle montagne innevate.

Siamo partiti da Roma alle sette per raggiungere Campo Felice senza avere in testa una meta precisa. All'altezza di Prato Agapito decidiamo di parcheggiare e fare un giro da li.

Ci prepariamo in fretta, rischiando di doverci ramponare solo per uscire dalla macchina a causa della lastra di ghiaccio che era sotto i nostri piedi e, con molta attenzione ci siamo incamminati lungo la stradina sterrata, cercando di rimanere sui lati dove la neve evitava di scivolare.

La giornata si preannuncia buona, con temperature gradevoli e cielo appena velato.

Pochi minuti di piacevole e rilassante camminata e arriviamo all'inizio del sentiero per la Valle del Morretano. Il sentiero sale leggermente e senza nessuna difficoltà all'interno del bosco. La neve è battuta dai numerosi frequentatori di questa valle consentendoci così un'andatura piacevole e riposante.

Sono quasi le nove e venti quando usciamo definitivamente dal bosco nell'ampia valle con il massiccio del Puzzillo, a sinistra e del Morretano, a destra.

È ora di lasciare il sentiero di fondo valle per dirigerci verso l'inizio della salita per il Torricella. Però, siccome a noi, le cose troppo facili non piacciono, invece di puntare verso l'inizio della cresta del Torricella, adocchiato un invitante canalino poco più a destra della vetta, decidiamo di provarlo.

Una volta verificata l'assenza di pericolosi accumuli di neve sulla sommità iniziamo l'avvicinamento alla salita. Lasciato il sentiero di fondo valle ci tocca camminare su una spianata di neve fresca. Per fortuna si affonda per non più di una trentina di centimetri e senza troppa fatica riusciamo ad avanzare.

Siamo ormai nei pressi della parete e ci fermiamo per montare i ramponi. Pochi minuti e siamo pronti per ripartire. La prima parte dell'ascesa si svolge su un ripido traverso con neve fresca e alta. Non abbiamo fretta e ci muoviamo con calma anche per assaporare tutta la bellezza di quest'ascesa e soprattutto per fare tante foto.

Arriviamo così all'inizio della salita finale, all'interno del canalino fra le rocce. Spendendo più tempo per fare foto che per avanzare, piano piano affrontiamo l'ascesa fino ad una coppia di grosse rocce che dividevano il canale in due: a sinistra largo e ripido, ma non troppo. A destra, in mezzo ai sassi stretto e più impegnativo. E noi, dove decidiamo di passare?

Il passaggio è breve ma ripido e soprattutto, con la neve non durissima impegnativo per i sassi sottostanti ma pian pianino lo superiamo indenni ritrovandoci a pochi metri dalla cresta.

In cima c'è un po' di vento ma non è fastidioso e la cima della Torricella è raggiunta in pochi minuti di piacevole camminata.

Piccola sosta per le foto di cima e ripartiamo alla volta del Morretano. Si cammina piacevolmente lungo il bordo della cresta visto che la neve è più stabile e compatta, evitando le buche presenti a causa delle numerose roccette che ci sono alla nostra destra.

Sono le undici quando arriviamo sulla Cima del Morretano.

Daniele ed io, in vetta al Morretano

Dopo le solite foto decidiamo di non fermarci in vetta visto che comunque un po' di vento c'è e scendiamo verso la sella del Morretano.

Veniamo giù dritti senza seguire il percorso in diagonale del sentiero estivo lungo il pendio. Stavolta la neve è dura e quasi ghiacciata in alcuni punti. Massima attenzione ma i ramponi fanno egregiamente il loro dovere e, in pochi minuti siamo alla sella.

Siamo riparati dal vento e c'è il sole. La sosta per il pranzo viene bene e noi non ce lo facciamo ripetere due volte.

Panini, frutta e ovviamente brindisi al Finocchietto, per celebrare questa piacevole giornata di montagna.

Sazi e soddisfatti, ci togliamo gli ormai inutili ramponi e ripartiamo lungo il sentiero di fondo valle. La neve ormai comincia a cedere per le temperature non molto fredde ma è talmente battuta che si viaggia come se fossimo su un prato.

Si viaggia veloci. Poco prima di rientrare nel bosco ci fermiamo ad ammirare il bel canalino dove siamo saliti, con le nostre impronte ben visibili in mezzo alle rocce, dove siamo passati.

Ripartiamo proseguendo veloci. Superiamo un numeroso gruppo di ciaspolatori, molto frequenti in questa valle che si presta ottimamente a piacevoli passeggiate con questi attrezzi.

In breve siamo di nuovo alla strada sterrata e, via verso Prato Agapito che intanto si è riempito di gitanti che approfittano del prato innevato per trascorrere una giornata all'aperto, giocando con la neve.

Siamo al parcheggio, dopo quasi cinque ore e mezzo di passeggiata. Qualche minuto per indossare abiti asciutti e ripartiamo. Prevedendo un affollamento visto l'orario e la bella giornata, stavolta evitiamo il Caseificio, optando invece per il Bancone, locale del Birrificio del Borgo, che è comunque di strada per tornare a Casa.

Birra artigianale e patate fritte al momento per concludere in bellezza, prima di proseguire nel viaggio di ritorno a casa, sono la degna conclusione di questa giornata.

Grazie a Daniele per la compagnia.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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