2021-06-20 Alta via dei Monti Lepini

2021-06-20 Alta via dei Monti Lepini

Localita' di partenza – Campo di Segni, Segni (RM)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 41.658711, 12.990693, 839 metri

Localita' di arrivo – Gorga (RM)

Coordinate e quota arrivo (WGS84) – 41.655608, 13.104871, 790 metri

Distanza percorsa – 43.40 Km

Salita accumulata – 2950 metri

Durata dell’escursione – 12 ore 30 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

È tanto tempo che sento parlare dell'Alta via dei Monti Lepini, un percorso lungo e faticoso che partendo da Campo di Segni arriva fino a Gorga, dopo aver percorso oltre 40 Km e quasi 3000 metri di dislivello.

L'occasione di farlo si è presentata grazie a tre Lepinisti DOC, Alessandro, Augusto e Valerio che ringrazio ancora per avermi invitato a partecipare a questa piccola impresa.

La giornata inizia molto presto: alle due e trenta ci si vede tutti a Colleferro per dirigersi poi, tutti insieme, al punto di Arrivo, nel piccolo borgo di Gorga per lasciare li due auto.

Si riparte quindi alla volta del vicino comune di Segni e da li, percorrendo una lunga e disastrata strada, a Campo Di Segni, punto di partenza.

In pochi minuti siamo pronti e ci avviamo alla luce delle torce frontali, visto che sono solo le quattro e mezzo e all'alba manca ancora qualcosina.

L'entusiasmo è alle stelle ma il sonno pure e, dopo aver più volte detto che avremmo evitato la "direttissima" per il monte Lupone per passare invece su un sentiero che facendo un giro più largo ma soprattutto meno ripido ci avrebbe portato a passare per il Monte Ruzzo siamo ovviamente finiti sulla strada che si voleva evitare.

Iniziamo bene: dopo il tratto iniziale in leggera salita ci ritroviamo su un ripido sentiero appena visibile nel bosco finendo per perdere spesso la traccia e ritrovarci a salire in mezzo a foglie, terriccio e rami caduti.

Poco meno di un'ora e raggiungiamo la cresta del Lupone con le prime luci dell'alba e subito dopo la cima. Riponiamo le ormai inutili torce e proseguiamo.

Dal Lupone iniziamo a scendere fino alla Costa delle Tombelle a quota 900 metri circa, per poi continare a scendere nel fondovalle a circa 760 metri.

Superiamo la pozza del Volubro, un piccolo laghetto paludoso prima di proseguire. Si viaggia lungo una veloce strada sterrata fino a Valle le Gotte.

Sono le sette e dieci e raggiungiamo l'inizio del sentierino (non molto visibile per via dei rovi e della mancanza di segni) che sale verso Monte Perentile.

Si procede spediti, e rapidamente raggiungiamo la cima. Pochi minuti di discesa e arriviamo alla sella Passo della Fota. Si ricomincia a salire fino ai 1421 metri della Croce di Capreo, una gigantesca costruzione situata su questa cima.

Da Capreo si prosegue in cresta, scendendo di pochi metri per poi affrontare la piccola salita che ci separa dal Semprevisa, quota 1536 metri, la maggiore cima dei Lepini, che raggiungiamo dopo poco più di cinque ore di cammino.

Piccola sosta prima di ripartire alla volta del Monte Pizzone, a 1314 metri passando prima per Monte la Croce e per l'Erdigheta.

Dal Pizzone si scende ora parecchio lungo il sentiero che porta al Pian della Faggeta.

Sono passate sette ore dalla partenza e raggiungiamo la prima e provvidenziale fonte dove ci fermiamo per rimpinguare le riserve d'acqua ormai terminate prima di proseguire.

Pochi minuti di cammino e, invece di proseguire pe svalicare dal sentiero che passa per L'Occhio del Bue, decidiamo raggiungere la selletta a quota 963 segnalata dall'amico Mauro che ha percorso questa via.

Riusciamo a salire più o meno facilmente aiutati da un accenno di sentiero e da qualche sparuto segno fino a raggiungere la sella (vado ju cursore per gli abitanti di Carpineto).

La discesa invece diventa un lungo e penoso calvario. Non esiste una via segnata e la progressione diventa un'impari lotta con le spine dei Lepini e, alla fine, finiremo per portarne i segni.

Alla fine, alle dodici e trenta circa, raggiungiamo la Strada provinciale per Carpineto. Ne percorriamo circa un km prima di girare a destra, seguendo un cartello che indica la Via Francigena.

Pochi metri dopo il bivio raggiungiamo la seconda fonte dove ci fermiamo per un'ulteriore rinfrescata e per toglierci di dosso i segni della spinosa discesa. Siamo nelle ore più calde, il poco vento che ci ha accompagnato questa mattina è sparito e ci aspetta la salita più lunga della giornata.

Dodici e quaranta e si parte: ci aspettano quasi 800 metri di calda e afosa salita. Dopo venti minuti troviamo un'altra fonte e, anche se abbiamo già bevuto abbondantemente all'inizio della salita, quì facciamo il bis prima di ripartire.

La salita non è ripidissima ma lunga e faticosa e i km accumulati si fanno sentire. Alle due e venti finalmente raggiungiamo la cima del Monte Malaina, seconda cima dei Lepini.

Augusto, Alessandro, io e Valerio in vetta al Malaina

Ormai ci siamo. Ci possiamo concedere una sosta più lunga prima di ripartire per affrontare gli ultimi undici km di cammino però tutti in discesa, prima su sentiero, nel bosco e poi su strada sterrata.

Procediamo veloci consapevoli che ormai siamo quasi arrivati. Una piccola e doverosa sosta all'ultima fontana, prima di affrontare gli ultimi km che ci separano dal paese, dove arriviamo poco dopo le cinque, stanchi ma soddisfatti per aver portato a termine l'impresa.

Veloce rinfrescata, foto di rito da "sirenetti" e birretta rinfrescante, prima di ripartire per il recupero dell'auto lasciata a Campo Di Segni.

Ed ora le (poche) foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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