2018-07-24 Il Sentiero del Centenario

2018-07-24 Il Sentiero del Centenario

Localita' di partenza – Strada per l'albergo di Campo Imperatore, Km 5,800 (1810 m.)

Distanza percorsa – 18,40 Km

Salita accumulata – 1700 metri

Durata dell’escursione – 8 ore 15 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

Ogni escursionista ha una montagna o un sentiero che ama più degli altri; e per me il sentiero del Centenario è quello che più rappresenta questo sentimento.

Come sempre rimando la descrizione tecnica di dettaglio alla pagina dedicata al Centenario alla relazione con tutti i dati tecnici scaricabile ai seguenti link.

Sentiero del Centenario – parte 1

Sentiero del Centenario – parte 2

Veniamo ora al racconto di questa intensa giornata: come al solito si parte molto presto e all’appuntamento a L’Aquila, alle cinque siamo io, Francesco e Stefano. Lasciate due auto, carichiamo il materiale sulla terza e partiamo per Fonte Vetica dove ci aspetta Andrea, che approfittando del suo camper ha dormito li.

Ci prepariamo e di nuovo in auto fino a Vado di Corno dove arriviamo poco dopo le sei. Nonostante le previsioni piuttosto ottimistiche il cielo è coperto e soprattutto una grossa nuvola copre tutto il tratto del Centenario e, come se non bastasse un freddo e forte vento ci accoglie.

Però ormai siamo in ballo e quindi partiamo. Percorriamo rapidamente la strada sterrata che ci separa dal Vado di Corno, dove si trova il cartello che indica l’inizio del sentiero del Centenario. Fortunatamente il vento anche se molto violento arriva dall’Adriatico e la parte iniziale del sentiero è dal lato riparato della cresta.

La prima parte del sentiero viene affrontata velocemente tanto che dopo la prima ora di cammino i chilometri percorsi sono più di quattro. Intanto si comincia a salire e con l’altitudine aumenta anche la nebbia. Camminiamo all’interno della nuvola e i bei panorami che si possono ammirare facendo questa via oggi ci sono preclusi.

Intanto, in quei tratti dove il sentiero passa sulla cresta veniamo colpiti dalla violenza del vento che in alcuni tratti rischia di farci cadere ma fortunatamente tutto va bene.

Raggiungiamo così il primo obiettivo della giornata: il Brancastello dove ci fermiamo solo per fare qualche foto prima di ripartire.

Andrea, Stefano e Francesco sul Brancastello

Superatolo iniziamo una breve discesa al termine della quale affrontiamo il tratto più ventoso della giornata. Tutto in cresta e senza possibilità di riparo tanto che pensiamo seriamente di tornare indietro.

Mentre camminiamo facciamo una piccola deviazione sulla cresta per una foto ricordo sulla cima di Piaverano prima di ripartire.

Stefano, io e Andrea sulla cima di Piaverano

Altra breve discesa e arriviamo all’inizio della parte più tecnica di tutto il percorso. Siamo alle Torri di Casanova e alla sua bella ferrata. Con molta attenzione visto che a causa della nebbia le rocce sono umide affrontiamo la salita in un’atmosfera veramente surreale, immersi nella nebbia per tutta l’ascesa. Arrivati in cima vedo che la corda che ho lasciato lo scorso anno ancora è presente, visto che per scendere il cavo originario e rotto e la sostituzione non è stata ancora fatta. Con molta più attenzione ma fortunatamente senza problemi scendiamo e dopo un breve tratto di salita arriviamo al cartello che indica le Torri e anche qui foto ricordo.

Francesco, Stefano e Andrea sulle Torri di Casanova

Proseguiamo e da questo momento è un continuo alternarsi di saliscendi su rocce, scale, corde e sentiero. Superata la Forchetta si S. Colomba troviamo alcuni massi staccatisi di recente che ostruiscono il sentiero ma si riesce con attenzione a superarli. E cosi, fra una salita e una discesa arriviamo finalmente al Monte Infornace, metà del percorso e dove ci fermiamo per la sosta.

Purtroppo oggi per Francesco non è la giornata giusta e decide di non proseguire e di scendere per la via Cieri e di aspettarci a valle. Proviamo a convincerlo ma non c’è verso. Lo salutiamo e proseguiamo verso il Monte Prena che raggiungiamo rapidamente affrontando i soliti saliscendi fra rocce e tratti attrezzati.

Io, Andrea e Stefano sul Prena

Fatta la foto si riparte per la discesa verso la via Normale del Prena. Finito il tratto più ripido anche Andrea ci lascia per raggiungere la Cimetta e ampliare ancora la sua collezione di vette. Lo ritroveremo all’arrivo.

Siamo ormai solo io e Stefano a proseguire. Ancora discesa verso il vado di Ferruccio e finalmente il cielo decide di farci vedere un po’ di panorama, anche se per poco. Fortunatamente almeno il vento è calato e, anche dove siamo scoperti non è più violento come prima.

Il vado di Ferruccio è raggiunto e si ricomincia a salire verso l’ultima cima della giornata. Io e Stefano procediamo spediti nonostante la strada già percorsa e, anche qui superando qualche facile passaggio di arrampicata arriviamo finalmente al punto più complicato: il canalino. Tecnicamente non difficile ma molto franoso, dove ad ogni passo si rischia di far cadere sassi e colpire il compagno sotto o di perdere l’appiglio perché non stabile ma alla fine, con un po’ di attenzione anche questa difficoltà è superata. Rimane solo l’ultima salitella fino al Camicia.

Io e Stefano sul Camicia

Ce l’abbiamo fatta. Ci fermamo a mangiare e ci concediamo anche un meritato brindisi. Anche il sole decide di salutarci facendo capolino fra le nuvole.

Ripartiamo subito anche perché i nostri compagni ci aspettano a valle. Ormai rimane solo la lunga e faticosa discesa del vallone di Vradda, discesa che liquidiamo in poco più di un’ora.

E alla fine siamo a destinazione. Andrea è già al camper. Pochi minuti per cambiarci e partiamo a recuperare Francesco che ci aspetta lungo la strada e quindi avado di Corno dove ci fermiamo per un meritato terzo tempo con una birra offerta da Andrea e con un buon liquorino a base di zenzero.

Grazie a Stefano, Andrea e Francesco per questa comunque bella giornata nonostante il tempo non sia stato dei migliori.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2018-07-24 Il Sentiero del Centenario