Localita' di partenza – Albergo la Vecchia Miniera, Campo Felice (AQ)

Distanza percorsa – 5,20 Km

Salita accumulata – 750 metri

Durata dell’escursione – 3 ore 45 minuti

Eccomi a raccontare di una escursione che, a dispetto dei numeri, si è rivelata impegnativa a causa delle condizioni meteo non proprio ideali, ma che alla fine vuoi per la bella compagnia, vuoi per il bel finale si può considerare in maniera decisamente positiva.

Fino a giovedì, il meteo era previsto, per la zona di Campo Felice, bello e soleggiato e quindi insieme ad Agostino, Daniele e Massimo decidiamo di affrontare il ripido paretone Sud del monte Cefalone e poi proseguire per toccare le cime vicine.

Quando arriviamo al parcheggio dell’albergo La Vecchia Miniera, invece, la situazione che troviamo non è quella che ci aspettavamo. Un vento forte e decisamente gelido ci accoglie ma ormai siamo in ballo e tocca ballare. Riusciamo a prepararci per la partenza e ci incamminiamo attraversando il breve tratto di pianura che ci separa dal costone di Monte Cefalone riuscendo anche a fare l'immancabile "selfie". Sto soffrendo il freddo più del normale e inoltre un dolore al piede mi impedisce di camminare rilassato.

La voglia di tornarmene al caldo in macchina è tanta ma alla fine stringo i denti e proseguo. Arriviamo così all’inizio della salita e, scegliendo uno dei tanti canalini di fronte a noi iniziamo la scalata. Un’ottima neve ci accoglie: compatta quanto basta per non sprofondare ma mai così dura da richiedere l’uso dei ramponi. Solo per precauzione prendiamo le piccozze per difenderci da un’eventuale scivolata.

Sulla salita siamo riparati dal vento e, ci scaldiamo per la fatica della pendenza. In alcuni tratti sembra quasi di avere caldo.

E così, fra una chiacchiera e una fotografia superiamo indenni i primi cinquecento metri di salita fino ad arrivare a superare i 1800 metri dove la pendenza diminuisce lievemente. Il cielo intanto si apre e il meteo sembra volerci concedere un inaspettato regalo. E così che arriviamo a superare quota 2000 metri sotto un bel cielo azzurro ma purtroppo quella che ci è stata concessa era solo una breve tregua prima della ripresa delle ostilità.

Un altro centinaio di metri ci porta sulla cresta e qui inizia la sofferenza. Il cielo si copre completamente e una fitta nebbia ci avvolge ma come se non bastasse il vento gelido che proviene da Nord ci investe con tutta la sua violenza. Fa freddo, siamo a poche decine di metri dal Cefalone quando stiamo per decidere di lasciar perdere. Alla fine decidiamo di arrivare a toccare la cima. Riusciamo a fare anche qualche foto di cima prima di tornare sui nostri passi.

Ripercorriamo parte del percorso fatto puntando verso la Cima di Fossa Palomba ma la visibilità è quasi nulla: solo il GPS ci indica la direzione. Il vento inoltre diventa sempre più forte e, alla fine decidiamo di tornare a valle. Quando serve bisogna accontentarsi.

Ripercorriamo la via fatta all’andata aiutati dai GPS e dai resti delle nostre impronte ormai quasi del tutto ricoperte. Dopo qualche minuto di discesa la montagna ci comincia a riparare dal vento e ci concediamo una breve sosta approfittando dei buonissimi canditi allo zenzero portati da Agostino.

Il resto della discesa è una formalità, aiutati anche dalla neve che ci consente di scendere in tutta sicurezza. Siamo al parcheggio che è appena mezzogiorno e tutto sommato siamo anche soddisfatti dell’impegnativa salita anche se breve. Ed è così, che col sorriso sulle labbra, dopo esserci tolti gli scarponi che decidiamo di affrontare una nuova impresa: un buonissimo panino con salsiccia e scamorza presso il vicino caseificio, il tutto bagnato da una buonissima birra artigianale e, non ultimo, un giro di nocino fatto in casa che in cima, non avevamo potuto bere …

Grazie ad Agostino, Daniele e Massimo per la bella compagnia in questa intensa, anche se breve escursione.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2018-02-10 Monte Cefalone da Campo Felice