Localita' di partenza – Prato Selva, Fano Adriano (TE)

Distanza percorsa – 13,80 Km

Salita accumulata – 1540 metri

Durata dell’escursione – 7 ore 50 minuti

Foto e descrizione dell’escursione

Sono diversi giorni che Augusto ha proposto questa escursione su una delle cime più impegnative dell'Appennino: il monte Corvo. Da qualunque versante lo si affronta, il Corvo è una montagna che mette a dura prova la resistenza dei camminatori e noi, per non farci mancare nulla lo abbiamo scalato dalla cresta Nord, in condizioni invernali e, ciliegina sulla torta, saltando la prima parte della cresta per affrontare uno spettacolare canalino con pendenze che si avvicinavano ai 45 gradi.

Dopo una partenza come sempre all'alba da Roma ci troviamo a Prato Selva dove, terminati i soliti preparativi, iniziamo la salita seguendo il percorso della seggiovia che sale a Colle Abetone.

La neve la troviamo già dai primi passi e, fortunatamente è ancora sufficentemente dura da non impedirci una veloce progressione.

Superato Colle Abetone, ci troviamo ad affrontare la salita che ci porta a colle Andreole. Si raggiunge velocemente la cresta sottostante il colle. Siamo a quota 1800 circa da dove inizieremo la discesa per il rifugio Del monte.

Sono da poco passate le nove e ci aspetta una dura salita fino alla vetta. Non si può affrontarla senza una opportuna colazione: dolcetti di forno offerti da Augusto e cioccolatini ripieni portati da Gianni ci danno le calorie necessarie per affrontare i mille metri che ci separano dalla vetta.

Si riparte e si inizia a fare sul serio. La pendenza si fa subito sentire. Fortunatamente la consistenza della neve è tale da consentire una progressione tranquilla, senza la necessità di usare ancora i ramponi. Ai 1850 metri una piccola spianata consente qualche minuto di riposo prima del canalino. Continuiamo a salire affrontando i primi metri del ripido canale che ci riporterà in cresta. Un altro centinaio di metri e ci fermiamo per indossare i ramponi, vista la pendenza ormai impegnativa.

Il canale si impenna sotto i nostri piedi raggiungendo e forse superando puna pendenza di circa 45 gradi. Con molta prudenza ma in totale tranquillità raggiungiamo la cresta a circa 2190 metri di quota.

Ma non è finita: alla cima mancano ancora più di 400 metri. La cresta non presenta particolari problemi tecnici e finalmente, poco dopo mezzogiorno raggiungiamo la vetta del monte Corvo. E, siccome siamo nel periodo di Pasqua non poteva mancare una colomba sul Corvo, offerta e trasportata da Francesco.

Ci attardiamo sulla vetta per consumare colomba, biscotti, cioccolatini, accompagnati da del nocino che ci aiuta a digerire il tutto, caso mai ce ne fosse bisogno. Ripartiamo stavolta seguendo la cresta Ovest fino all'anticima del Corvo.

Abbandonata la cresta, ci tuffiamo giù per la ripida discesa del Campiglione fino a circa 2200 metri dove, attraverso un ripido canalino raggiungiamo la valle del Crivellaro. Intanto Augusto e Stefano danno una dimostrazione su "tecniche avanzate di discesa"

Discendiamo velocemente il Crivellaro fino a 1750 metri di quota, dove lasciamo la valle per tornare, dopo una piccola salita, alla piana di San Pietro. Ultima sosta prima della discesa finale fino a prato Selva.

Intanto il volo insistente di un elicottero ci mette in apprensione. Scopriremo al parcheggio che fortunatamente si è trattato solo di una distorsione occorsa a uno dei numerosi sci-alpinisti che oggi riempivano queste montagne. Niente di grave, per fortuna.

Anche questa è fatta. Dopo una sosta a Fano Adriano per una meritata birretta ci mettiamo in viaggio per Roma, già pensando a quale sarà la prossima escursione.

Gianni, Francesco, Augusto e Stefano, Grazie per questa bella giornata su questa montagna sempre spettacolare e impegnativa. Alla prossima occasione che sicuramente non mancherà.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2017-04-15 Il M. Corvo per la cresta Nord